L'ipocrisia dell'Occidente
Da dove viene la malapianta del fondamentalismo, chi sono i guerrieri di Allah nei ranghi dell’Isis, che legame c’è tra la campagna dell’Iraq del 2003 e i conflitti del Medio Oriente?
Un viaggio alla scoperta delle radici dei miti e delle false notizie che ci circondano quando parliamo di Islam. “la Repubblica”
«Ma davvero abbiamo la memoria tanto corta? Davvero abbiamo dimenticato che fin dagli anni Settanta sono stati gli statunitensi che in Afghanistan, in funzione antisovietica, si sono serviti dei guerrieri-missionari fondamentalisti provenienti dall’Arabia Saudita e dallo Yemen? Davvero ignoriamo che la malapianta del fondamentalismo l’abbiamo innaffiata e coltivata per anni noi occidentali? Sul serio non sappiamo nulla del fatto che ancor oggi il jihadismo – quello di al-Qaeda e quello, rivale e concorrente, dell’Islamic State – è sostenuto, e neppure in modo troppo nascosto, da alcuni emirati della penisola arabica che pur sono tra i nostri più sicuri alleati nonché – e soprattutto – partner finanziari e commerciali?»
Dietro lo scontro di civiltà, usato strumentalmente, si nascondono interessi precisi. Al servizio di questo mito cooperano più o meno consapevolmente una diplomazia internazionale traballante e voltagabbana e un universo mediatico allarmista e ricercatore di consensi legittimanti.
Rassegna stampa
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di C. Castoro