Moscacieca
Vivere significa progettare ciò che ancora non è e si vuole che sia. Sopravvivere significa dibattersi per non farsi sopraffare. Oggi la politica si è trasformata in una convulsa agitazione di tecnici della sopravvivenza. L’agitazione può dare l’impressione di voler dischiudere chissà quale futuro e, invece, somiglia tragicamente al gioco della moscacieca, dove il caos inghiotte la comprensione e la volontà si smarrisce.
Paralisi della rappresentanza, congelamento della competizione tra idee progettuali, ossessioni unanimistiche, allergia per il pensiero non allineato. Ciò che ci ostiniamo a chiamare governo è il mero esecutore e garante della forza normativa del fatto. Nel tempo esecutivo solo lo status quo è legittimo. Il resto è solo velleità, agitazione sterile e senza prospettive. Che è quanto dire che la frustrazione della democrazia è stata interiorizzata, è entrata nel midollo della società.