Perché mai occuparsi di un conte bigamo, morto prigioniero in una fortezza di Luigi XIV? Di una moglie che si vendica come può del coniuge che l’ha abbandonata? Di un arcivescovo padre di quindici (forse sedici) figli? Di un uomo rinchiuso in una cella da vent’anni e più, perseguitato per causa di fede? Di una donna prigioniera alla Bastiglia? Tutti sono accomunati da almeno un agente: la volontà, se non la capacità, di sfuggire ai condizionamenti sociali, agli obblighi che il ruolo impone, alle norme, giuste o ingiuste che siano.
Gli archivi della storia moderna sono ricchi di storie sorprendenti, di eccezionale normalità: ne abbiamo parlato con due storiche che li hanno esplorati a lungo, in diretta per Casa Laterza a partire da Il cacciatore di corte. Una vita ribelle nell’Europa del Seicento, di Serena Luzzi.
In dialogo con l’autrice, Fernanda Alfieri, autrice del libro Veronica e il diavolo. Introduce e modera Giovanni Carletti, nostro editor.