14 ottobre 2021
Gentile Direttore,
La ringrazio per aver pubblicato la mia lettera di smentita alla falsa intervista.
Con la replica, il Suo giornalista ha confermato la sua scorrettezza, aggiungendo la menzogna di “intesa e complicità”.
Ciò conferma, dopo la pubblicazione abusiva di una conversazione privata, la sua assoluta mancanza di dignità professionale.
Inoltre, il giornalista si spaccia quale “accanito consumatore” dei miei libri, ma il suo comportamento e il modo in cui ha manipolato la mia conversazione, dimostra che dai miei libri non ha tratto alcun esempio di serietà, di rigore e di onestà intellettuale. E non ne ha capito neppure l’indice.
Emilio Gentile
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Pubblichiamo la lettera dello storico Emilio Gentile inviata oggi al direttore del Foglio per smentire le dichiarazioni a lui attribuite.
13 ottobre 2021
Egregio Direttore,
sul Foglio di oggi è pubblicato in prima pagina un articolo a firma di Carmelo Caruso, che appare come una intervista “chiacchierata” fatta a me.
In verità, alla richiesta di una intervista da parte del giornalista Caruso ho risposto di no, e gli ho esplicitamente negato di pubblicare alcunché della conversazione che abbiamo avuto in forma esclusivamente personale e privata. Trasformando la conversazione in una intervista o in una “chiacchierata” senza la mia autorizzazione, il giornalista Caruso non solo ha commesso un atto scorretto nei miei confronti, ma ha riportato in modo distorto o mutilato il contenuto delle mie frasi, attribuendomi inoltre frasi che non ho pronunciato, come “non chiamateli fascisti, chiamateli selvaggi”, né ho chiamato “selvaggi” coloro che hanno manifestato per sostenere il “no vax”. Infine, non corrisponde al vero che alla domanda “Possiamo virgolettare”, io abbia risposto “Certo”. Non c’è stata la risposta, perché non c’è stata la domanda. Più volte nel corso della conversazione ho ricordato al giornalista che nulla della nostra conversazione doveva essere pubblicato.
Le chiedo pertanto cortesemente, Egregio Direttore, di pubblicare questa mia lettera.
Cordiali saluti,
Emilio Gentile