La Storia nell’Arte

Le Lezioni di Storia a Lione

 

Lezioni di Storia

Editori Laterza

LA STORIA NELL’ARTE

Lione, Istituto Italiano di Cultura
Archives municipales de Lyon – 1, place des Archives

 

Troppo spesso, presi esclusivamente dal valore estetico delle opere d’arte, trascuriamo il fatto che queste sono state create per raccontare un evento, un clima, un’atmosfera. In questo senso risultano essere, evidentemente, una fonte storica fondamentale.

Col titolo “La Storia nell’Arte” Laterza propone un ciclo che vede protagonisti quattro tra i migliori storici italiani, tutti in grado di presentare al meglio, sia sotto il profilo scientifico che sotto quello della capacità espressiva e della divulgazione, argomenti di grande fascino e suggestione.

Le lezioni saranno italiano con traduzione consecutiva in francese.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito iiclione.esteri.it

 

Programma

16 aprile, ore 18.30
MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI
ADAMO, EVA E LA ‘SERPENTA’
(a partire da un particolare della Cappella Sistina di Michelangelo)

La ‘serpenta’ è un’invenzione iconografica risalente alla fine del XII secolo. Compare nella rappresentazione del passo della Genesi relativo alla caduta nel peccato di Eva, di Adamo e dell’umanità intera. Alla cedevolezza di Eva risale un intenso e secolare programma di controllo delle donne. La raffigurazione del serpente con volto e corpo di donna per enfatizzarne la perfidia raddoppia la responsabilità del genere femminile nella caduta del peccato originale, ma soprattutto si insedia stabilmente, quasi senza essere notata; questa la grande forza e la vera insidia della ‘serpenta’.

 

21 maggio, ore 18.30
MAURIZIO VIROLI
IL BUONO E IL CATTIVO GOVERNO
(a partire dal ciclo pittorico della Sala dei Nove di Ambrogio Lorenzetti)

L’insegnamento morale presentato ai senesi nel 1339 è uno dei primi messaggi di propaganda politica in un’opera medievale: quando i magistrati e i cittadini non si prendono cura del bene comune e cercano soltanto il bene personale la città cade sotto il potere del tiranno che schiaccia la giustizia e domina i sudditi con crudeltà. Le conseguenze non sono soltanto la paura e la violenza che colpisce i deboli, ma anche la povertà e il degrado. La malinconia e la tristezza dei cittadini oppressi dalla tirannide contrastano con la letizia che anima chi vive all’ombra del buongoverno repubblicano.

 

17 settembre, ore 18.30
LAURA PEPE
AL CORPO DEGLI DEI E DEGLI EROI
(a partire dal “Cronide di Capo Artemisio”)

Come interpretare la corporeità delle divinità greche? Sono superuomini perfetti, bellissimi. Agli esseri umani somigliano d’altra parte in tutto e per tutto nella fisicità: hanno occhi, orecchie, nervi, cuore, organi interni e possono procreare. Dagli uomini li differenzia l’immortalità e il fatto che sono dotati di poteri straordinari o c’è dell’altro? Gli eroi di Omero, per parte loro, non hanno anima; possiedono soltanto il corpo. Ma cosa rende ‘eroico’ un corpo? E perché il corpo dell’eroe caduto è un trofeo? Infine: che cosa accade al corpo dell’eroe dopo la morte.

 

8 ottobre, ore 18.30
ALBERTO MARIO BANTI                          
LA BORGHESIA IN MOSTRA
(a partire da “Il balcone” di Edouard Manet)

1868: la stagione mite permette di affacciarsi al balcone, ma un velo di tristezza avvolge l’uomo e le donne. Le tre persone sono assorte, distanti, perse nei loro pensieri… Sono anche vestite in modo molto diverso: bianchi abiti vaporosi, crinoline e guanti connotano l’abbigliamento delle due giovani; lui, invece, indossa un abito nero, con la camicia bianca che serve a far risaltare la cravatta. Ciò che il linguaggio della moda ci dice, a chiare lettere, è che ognuno segue differenti strategie dell’apparire. Perché? Cosa significa questa diversità?