Un nuovo appuntamento (anzi due!) per una lezione di storia in musica e un viaggio nell’immaginario americano, insieme ad Alessandro Portelli, Gabriele Amalfitano, Margherita Laterza e Matteo Portelli.
Questa volta il nostro Mystery train fa tappa a Roma, al Teatro Vascello, sabato 23 ottobre alle 21.00 e domenica 24 alle 17.00.
Per prenotazioni e informazioni:
promozioneteatrovascello@gmail.com | 06 5881021 – 06 5898031 | www.teatrovascello.it
Cos’ha significato il treno per un paese come l’America? La modernità è penetrata in un mondo rurale attraverso i binari, cambiando per sempre il paesaggio naturale come quello antropologico. Da oggettivazione del moderno e dell’accelerazione che lo contraddistingueva, la ferrovia è oggi diventata rottame, residuo, reperto di un mondo scomparso. Mystery Train. Un viaggio nell’immaginario americano ripercorre il rapporto dell’America con il treno, tra racconti, poesie e canzoni.
Un’attrice, Margherita Laterza, due musicisti, Matteo Portelli e Gabriele Amalfitano, e un americanista, Alessandro Portelli, mettono in scena questa originale e particolarissima Lezione di Storia, convocando, tra gli altri, Hawthorne e Dickinson, Woody Guthrie e Bruce Springsteen, Elvis Presley e Johnny Cash.
Qui un trailer:
Lo spettacolo, prodotto dagli Editori Laterza in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio, è ora un podcast in quattro puntate.
Ascoltalo qui:
1. Un suono aspro oltre ogni asprezza. La ferrovia come irruzione della modernità nel paesaggio bucolico dell’America di metà Ottocento (da Hawthorne a Dickinson, da Shenandoah a Mystery Train).
2. Il prezzo del progresso. La ferrovia come simbolo della rivoluzione industriale e della crescita economica, i treni merci, i vagabondi sugli assali (da Elizabeth Cotten agli Industrial Workers of the World).
3. Note di libertà e lontananza. La ferrovia come luogo di duro lavoro e di protesta, dalle rivolte del ‘77 a Chicago, alla leggenda di John Henry, minatore nero che sfidò la scavatrice fino alla morte (da Carson Robison a Utah Phillips).
4. Il treno non ferma più qui. La fine della ferrovia in America, l’arrivo dei pullman e delle automobili, le grandi compagnie autostradali smantellano le miglia di binari costruiti, il viaggio diventa individuale e ai treni si guarda con nostalgia (da Woody Guthrie, a Johnny Cash fino a Stolen Car di Bruce Springsteen).