Łódź, primavera del 1947. Sul banco degli imputati della Corte Distrettuale siede Hans Biebow, che durante la guerra era stato amministratore del ghetto di Łódź. Lo stato polacco considera quest’uomo come uno dei dieci peggiori criminali nazisti ancora in circolazione. Ma Biebow non era un militare e nemmeno un alto esponente del partito nazionalsocialista: perché allora tutta questa attenzione per chi sulla carta non fu mai nulla più di un amministratore civile?
La risposta si trova all’interno di quella intricata matassa che furono le politiche di gestione nazista relative ai territori occupati. Grazie alla mole di documenti oggi disponibili, è possibile ricostruire quella che fu a tutti gli effetti una grande mise en scène. Una tragedia corale fatta di miti e di lotte di potere. Una ricerca sconvolgente sulla banalità del male, sulla meschinità e sulla codardia di coloro che ‘ubbidirono soltanto agli ordini’.
Anna Veronica Pobbe racconta Un manager del Terzo Reich.
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