
Domenico Menichella
Direttore generale dell'IRI dalla fondazione alla seconda guerra mondiale, Menichella fu uno dei protagonisti della riforma bancaria del 1936. Nel dopoguerra fu governatore della Banca d'Italia dal 1947 al 1960.
Nella visione di Menichella, la stabilità monetaria era la premessa dello sviluppo economico e la condizione per il successo della politica di liberalizzazione del commercio con l'estero. I risultati ottenuti dall'economia italiana negli anni Cinquanta furono tra i migliori in Europa, sia dal punto di vista della stabilità monetaria che da quello dello sviluppo. Il ripristino della convertibilità della lira, verso la fine del decennio, coronò questa politica.
In campo bancario, Menichella si trovò a gestire l'applicazione della riforma decisa alla metà degli anni Trenta. Capisaldi della sua politica, orientata alla stabilità, furono la separazione tra la banca e l'impresa industriale, il mantenimento di una molteplicità di centri indipendenti di erogazione del credito, la difesa della funzione delle banche locali.
Nella visione di Menichella, la stabilità monetaria era la premessa dello sviluppo economico e la condizione per il successo della politica di liberalizzazione del commercio con l'estero. I risultati ottenuti dall'economia italiana negli anni Cinquanta furono tra i migliori in Europa, sia dal punto di vista della stabilità monetaria che da quello dello sviluppo. Il ripristino della convertibilità della lira, verso la fine del decennio, coronò questa politica.
In campo bancario, Menichella si trovò a gestire l'applicazione della riforma decisa alla metà degli anni Trenta. Capisaldi della sua politica, orientata alla stabilità, furono la separazione tra la banca e l'impresa industriale, il mantenimento di una molteplicità di centri indipendenti di erogazione del credito, la difesa della funzione delle banche locali.