I dialetti e la geografia linguistica



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1. Nella fig. 5 si può osservare che [indicate il completamento esatto]

in Gallura si conserva un'antica area di SABUCUS

in Salento si conserva il tipo latino CRAS per 'domani'

nel Sannio per 'bollire' si usa il tipo FERVERE

in Lunigiana per 'andiamo' si usa il tipo IMUS

2. Indicate il popolo che ha esercitato azione di superstrato sul latino

Etruschi

Messapi

Sanniti

Bizantini

3. I germanismi

sono entrati direttamente nei dialetti settentrionali, e per questo non sono mai entrati nel lessico italiano

sono entrati nell'italiano attraverso i dialetti veneti

in parte sono entrati direttamente in alcuni dialetti, in parte sono entrati nell'italiano attraverso il toscano

sono entrati nei dialetti attraverso il toscano e, quindi, l'italiano

4. L'Italia dispone di questi atlanti linguistici nazionali

l'ALF, l'AIS e l'ALI

l'AIS, in otto volumi, e l'ALI, in corso di stampa

l'ALF (1902-1910) e l'AIS (1928-1940)

l'Atlante Italo-Svizzero e L'Atlante Linguistico Nazionale

5. I toponimi in -asca

sono dovuti a superstrato venetico

sono di area retoromanza

sono continuatori del latino arcaico -ASCUM

sono dovuti a sostrato ligure

6. Indicate l'affermazione esatta

le norme del Bartoli consentono in molti casi di risalire alla cronologia relativa, partendo dalla distribuzione spaziale dei sinonimi

dalla fig. 6 si può dedurre che ORBUS è più antico di CAECUS perché si ritrova in due aree laterali (Romanìa e Sicilia) mentre CAECUS si trova nell'area centrale (Italia centrale)

la Sicilia ha accolto molte innovazioni provenienti dalla Francia, soprattutto nel secolo dei Lumi

la Sicilia, in quanto isola, è un'area culturalmente isolata, e dunque particolarmente arcaica

7. Nella fig. 8 si può osservare che

l'area galloromanza manifesta un'attività innovativa, esportando i succedanei di SPATULA

l'area galloromanza manifesta un'attività conservativa, in quanto conserva il tipo latino SPATULA

il tipo HUMERUS è innovativo rispetto al tipo SPATULA

PALA è il tipo latino arcaico, ormai conservato solo in Sardegna

8. Nella fig. 9 si può osservare che

il tipo lessicale *RUKKA è innovativo rispetto a *CUNUCULA, perché designa uno strumento in parte innovativo, affermatosi successivamente

le innovazioni longobarde non sono mai riuscite a scendere a sud di Roma

nell'Italia meridionale, occupata dal tipo *CUNUCULA, si trovano anche antiche testimonianze sparse del tipo *RUKKA

*RUKKA è un tipo lessicale settentrionale, e la sua presenza si riscontra esclusivamente a nord della linea Roma-Ancona

9. La fig. 11 mostra che

il tipo lessicale 'secchio' è di area settentrionale, mentre il tipo 'brocca' è di area meridionale

i recipienti tradizionalmente usati per portare l'acqua sono diversi, per forma e per materiale, al nord e al sud

la brocca di terracotta calabrese si trova in un'area isolata, ed è perciò il tipo più arcaico

i recipienti di legno, usati in due aree laterali, sono più antichi di quelli usati nell'area centrale

10. Il metodo "Wörter und Sachen"

mette in relazione i dati etnografici e quelli linguistici

consente di verificare che lo stesso oggetto abbia sempre la stessa denominazione

consente di applicare le norme bartoliane agli etnotesti

consente di spiegare la forma e la funzione degli oggetti, attraverso la storia delle parole che li designano

11. Il dato etnografico

di norma è più stabile di quello linguistico

di norma è meno stabile di quello linguistico

ha la stessa stabilità di quello linguistico

è una variabile sostanzialmente indipendente rispetto al dato linguistico

12. Il metodo della concomitanza geografica

consente di spiegare differenziazioni lessicali come rimedio a possibili polisemie

spiega la contemporanea presenza di più esiti uguali in aree differenti

spiega il logoramento fonetico attraverso la polisemia

fu ideato da Gerhard Rohlfs come metodo di analisi delle carte linguistiche

13. La 'vitalità' per Gilliéron è

l'uso costante e continuo del dialetto in una comunità

la capacità di una parlata di opporsi a un'innovazione che provenga dall'esterno, mantenendosi sempre uguale a se stessa

l'attività reattiva di una parlata, quando è minacciata da un'innovazione proveniente dall'esterno

la capacità di creare sempre parole nuove, in qualunque contesto

14. Nella carta 'pipistrello', commentata da Jaberg, il tipo latino VESPERTILIO non c'è più, perché

è stato sostituito da forme metaforiche, onomatopeiche, fonosimboliche suggerite dalla fantasia popolare

è stata sostituita da innovazioni di superstrato germanico e bizantino

il suffisso -TILIO è stato sostituito da nuovi suffissi, di tipo onomatopeico

si è affermato il tipo toscano 'pipistrello'

15. Per Terracini l'unità del punto linguistico

presuppone un comportamento unitario, omogeneo, di tutta la comunità dei parlanti

è data dalla capacità della comunità di reagire alle innovazioni irradiate da centri di prestigio, sia accettandole che rifiutandole

si riscontra quando tutti i parlanti hanno la forza di opporsi alle innovazioni irradiate da un centro di riconosciuto prestigio

rende superflua la registrazione e l'analisi delle varianti minute, realizzate di volta in volta dai parlanti

16. Quali sono le due affermazioni esatte, fra le seguenti?
a.  Terracini riprende da von Humboldt il concetto di 'forma interna' e lo applica in modo moderno e proficuo all'analisi delle carte dell'atlante linguistico della Sardegna
b.  Terracini dà dei prefissi fonosimbolici una spiegazione sostanzialmente diversa da quella di Jaberg, attribuendo loro la causa di molte genericità semantiche che si riscontrano nel sardo
c.  Terracini perfeziona la norma dell'area culturalmente isolata, applicandola alla Sardegna meridionale
d.   Terracini riprende e rinnova il metodo della 'concomitanza geografica' ideato da Gilliéron

a-d

a-c

c-d

b-c




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