Di fronte alla storia
«Io penso che si possa parlare senza esagerazione di una 'rivoluzione mossiana' nella storiografia sul fascismo e sul nazionalismo. Mosse sfidava gli approcci e le interpretazioni storiche convenzionali, operando da agente provocatore, come gli piace definirsi in questa autobiografia, per sfidare e violare pregiudizi, tabù, conformismi, convinto che "la storia deve demistificare la realtà, indagare e penetrare i miti di cui gli esseri umani vivono". Onesta, sincera, spregiudicata, questa autobiografia è il ritratto di una personalità che seppe affrontare i drammi della propria esistenza senza atteggiarsi a vittima, pur sentendo perennemente in se stesso, come persona e come storico, gli orrori del secolo nel quale aveva vissuto». Dalla Premessa di Emilio Gentile