L'ideologia pariniana non presenta problemi particolari di interpretazione e risulta sostanzialmente interna al grande filone del progressismo settecentesco. E tuttavia l'opera principale di Parini, Il Giorno, non può essere considerata organica alla prospettiva progressista. È come se in Parini agissero due logiche, apparentemente inconciliabili: quella del poeta 'civile' che condivide il progresso pur criticandone alcuni aspetti, e quella del poeta ironico e nichilista che esclude il progresso dal meccanismo della storia. Non per questo Parini può essere considerato un reazionario: giacché nel Giorno, con la logica propria della poesia, egli rappresenta il rovescio della civiltà illuministica e destituisce di senso proprio le metafore illuministiche della luce.