Prologo

Parte prima Caporetto, i profughi, la patria

I. In fuga dalla «più grande Italia»

1. Lo sfascio militare - 2. Civili in fuga - 3. I borghesi caporettisti - 4. Un’altra Caporetto? L’esodo dalle città non invase

II. «Post res perditas»

1. Caporetto e i «fratelli» profughi - 2. I naufraghi delle «piccole patrie» - 3. La barbarie del nemico e l’unica patria possibile - 4. I profughi tra solidarietà ed assistenza

III. Lo Stato e l’assistenza ai profughi

1. Il Comitato parlamentare veneto e l’Alto commissariato - 2. Il sistema dei sussidi

Parte seconda I profughi in Italia

IV. Le condizioni materiali

1. Alberghi, colonie e «tane» - 2. «Tanto da non morir di fame»: contingentamento, caroviveri, consumi - 3. Il lavoro - 4. I profughi in Italia meridionale - 5. Le donne profughe e i bambini

V. L’«esilio in patria»

1. Le istanze di sussidio: una tipologia di scrittura di guerra - 2. «In Toscana siamo tenuti per cannibali»: tra pregiudizio e controllo sociale - 3. Marginalità e malcontento - 4. I profughi «invisibili»: stranieri, irredenti, internati

VI. Tra guerra e dopoguerra

1. Il lento rimpatrio nelle terre liberate - 2. La «quarantena morale» nei confronti dei rimasti

Tabelle

Note

Indice dei nomi