L'ammazzabambini
A dare l’allarme era stata una ragazzina. Aveva sentito le grida ed era corsa subito a chiamare aiuto. Fu così che, in un paese del Valdarno nel 1875, Amerigo venne salvato e l’assassino preso. In due anni erano misteriosamente scomparsi quattro bambini. Era stato lui, Carlino Grandi, 24 anni, nell’aspetto e nel comportamento quasi un concentrato di quelle stigmate che, secondo le teorie proclamate proprio allora da Lombroso, rivelano la natura dell’individuo criminale.
L'istruttoria, le perizie mediche, il dibattimento davanti alla corte, alla giuria popolare e al pubblico avido: un caso giudiziario segnato, fra i primi, dall'intervento della stampa e degli esperti. Di certi crimini, non basta più accertare chi è stato. La gente vuole sapere perché. Chi è veramente l'assassino? Un criminale o un folle? Chi è in grado di giudicarlo? Il diritto o la scienza? Attraverso una ricerca minuziosa su fonti straordinariamente ricche, con rara sapienza narrativa Patrizia Guarnieri mette a confronto voci diverse: i testimoni del paese. le madri delle vittime e i magistrati, i giornalisti, l'imputato, persino alcuni commentatori politici. Ricostruisce così la cronaca dei delitti e il processo a Carlino Grandi, che sconvolse l'opinione pubblica e funzionò da banco di prova per le teorie del positivismo, della psichiatria e della nascente antropologia criminale.