Epistolario 1943-1967
Dal Partito d'Azione al centro-sinistra
Bobbio, Calamandrei, Einaudi, Galante Garrone, Olivetti, Parri, Salvemini, Scalfari, Silone, Spinelli e molti altri. Sono loro i destinatari delle lettere, qui raccolte, di Ernesto Rossi (1897-1967), tra gli intellettuali impegnati nella fondazione della democrazia italiana alla fine del fascismo. Con immediatezza, franchezza di giudizio e libertà di espressione, Ernesto Rossi discute con i suoi interlocutori, maestri e amici di impegno civile e culturale, delle speranze di una società italiana senza più guerre né nazionalismi, di federalismo, di ricerca di un'alternativa laica ai modelli democristiano e comunista. L'ironia, l'irriverenza per i 'padroni del vapore' e per i politici di lungo corso punteggiano il profilo di un intellettuale che non fa sconti a nessuno, neanche a se stesso. Come in un quaderno di note di lavoro e di confronto, un vero e proprio serbatoio delle sue idee guida, ritroviamo in queste lettere un quadro originale della nascita e dell'evoluzione della democrazia italiana, le speranze, le utopie di una generazione e la passione di un uomo che ha vissuto con profondo impegno le ingiustizie e i cambiamenti epocali del suo tempo e si è battuto con impeto giacobino.