Indice Estratto

Edizione: 2007, XIII rist. 2021
Pagine: 160, con ill.
Collana: Manuali Laterza [233]
ISBN carta: 9788842081821
ISBN digitale: 9788858142417
Argomenti: Scienze della comunicazione, Linguistica e semiotica

Introduzione elementare alla scrittura accademica

Massimo Cerruti - Monica Cini

pref. di T. Telmon

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Le modalità di preparazione e stesura di un testo accademico, come l’uso specifico delle strategie dell’argomentazione, il lavoro di documentazione e ricerca, le articolazioni interne al testo e la formulazione di apparati, in una guida pratica, completa, ricca di esempi, fondata sulle esperienze dirette dei laboratori di scrittura.

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Edizione: 2021
Pagine: 160
Collana: Manuali Laterza
ISBN: 9788842081821

Gli autori

Massimo Cerruti

Mauro Cerruti è ricercatore di Glottologia e Linguistica presso l'Università di Torino, dove insegna Linguistica generale. Ha esperienza di ricerca presso le Università di Berna. Ha pubblicato, tra l'altro, Strutture dell'italiano regionale. Morfosintassi di una varietà diatopica in prospettiva sociolinguistica (Frankfurt am Main 2009), è tra gli autori del Dizionario di Linguistica (Einaudi 2004) e ha pubblicato saggi su riviste nazionali e internazionali, principalmente sui temi del rapporto sociolinguistico tra italiano e dialetto e della morfosintassi dell’italiano regionale.

Scopri l'autore

Monica Cini

Monica Cini è dottore di ricerca in Dialettologia italiana e Geografia linguistica e, attualmente, tecnico a supporto della didattica e della ricerca preso l’Università di Torino. I suoi interessi di ricerca si rivolgono principalmente a lessicologia e lessicografia. Ha pubblicato, tra l’altro, Problemi di fraseologia dialettale (Roma 2005).

Scopri l'autore

¹ Tullio Telmon, Gli studenti si confessano: considerazioni sulle autobiografie sociolinguistiche, in Gianna Marcato (a cura di), Giovani, lingue e dialetti, Unipress, Padova 2006, pp. 221-230 (p. 222).

² E anche a questo proposito, si dovrebbero forse operare ulteriori distinzioni: pur rimanendo nell’ambito delle scienze umanistiche, è probabile che non soltanto si possano osservare consuetudini testuali differenti tra un testo giurisprudenziale e uno relativo alla critica letteraria, ma che, anche restando all’interno dello stesso settore scientifico e disciplinare, convenzioni e usanze diverse possano contraddistinguere differenti sedi universitarie.

¹ In sociolinguistica, per registri si intendono le possibilità di scelta (soprattutto a livello di lessico, pronuncia, macro-sintassi e sviluppo testuale), in termini di maggiore o minore formalità, connesse al carattere sociale della situazione e al tipo di rapporto fra parlante e interlocutore.

² Non si prendono qui in esame fatti fonetici perché di minore interesse per i nostri obiettivi (in quanto poco o nulla influenti nell’italiano scritto di parlanti colti).

³ Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Einaudi, Torino 2001, p. 153.

⁴ Bando di selezione per il conferimento di contratti di collaborazione a supporto della didattica per laboratori di scrittura, pubblicato dall’Università di Torino il 27/07/2005, art. 8.

⁵Mezzojuso. Territorio, storia, arte, tradizioni, Comune di Mezzojuso, Palermo 1997, p. 53.

⁶ «I viaggi di Repubblica», giovedì 3 marzo 2005, p. 62.

⁷ Le descrizioni unilaterali si riconoscono, ad esempio, per le scelte lessicali e di aggettivazione (si vedano, ad esempio, in [5]: incredibile, imperdibile, gemme, ecc.).

⁸ Giovanna Casadio, Viatico di Ingrao a Rifondazione, in «la Repubblica», giovedì 3 marzo 2005, p. 11.

⁹ Concita De Gregorio, Un pomeriggio con Iron Mike: manager, bulli, pupe e limousine, in «la Repubblica», giovedì 3 marzo 2005, p. 53.

¹⁰ Tiziana Catenazzo, La protesta dell’università. In duemila sfilano in centro, in «la Repubblica», giovedì 3 marzo 2005, p. vii.

¹¹ Sempre in [7], allo stesso intento di vivacizzazione risponde tra l’altro anche l’uso di interrogative didascalico-narrative (Volevi Mike?).

¹² Andrea Canobbio, Il naturale disordine delle cose, Einaudi, Torino 2004, p. 242.

¹³ L’uso dei due punti è limitato a un unico caso (proprio il fatto di essere sopravvissute all’oblio le ha rafforzate: escono dal letargo, ma non hanno consumato energie), in cui realizza un legame di motivazione e di consecuzione tra le due unità testuali collegate. In altre parti del brano, invece, nonostante il testo richieda l’uso funzionale dei due punti, l’autore opta per segni interpuntivi differenti (es. Queste parole dormienti hanno un difetto, quando si svegliano sono pericolose, in cui è la virgola a soddisfare il legame di specificazione e illustrazione tra le due unità). Per le funzioni dei segni interpuntivi si veda § 4.2.3.

¹⁴ Roberto Chiesi, Alchimia di due racconti d’autunno. Melinda e Melinda di Woody Allen, in «Cineforum», 441, gennaio/febbraio 2005, pp. 28-30 (pp. 28-29).

¹ Nelle facoltà scientifiche sono chiamate tesi sperimentali.

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Un monito scelto dalla famiglia Laterza come esortazione alla tenacia e ad una costante crescita.

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