La giustizia in toga
Quanto le convinzioni morali di un giudice dovrebbero essere in relazione alle sue opinioni su cosa è il diritto? I giuristi, i sociologi, i filosofi, i politici e i giudici hanno tutti risposte a questa questione: esse spaziano dal ‘niente’ al ‘tutto’. Ronald Dworkin sostiene che il tema è molto più complesso di come viene spesso considerato e presenta una varietà di ambiti – semantici, giurisprudenziali e dottrinali – nei quali il diritto e la morale sono indubbiamente intrecciati. Pensare il diritto non separato dalla morale, ma parte di essa, «ci incoraggerebbe a vedere le questioni giurisprudenziali come questioni morali su quando, in che misura e per quale ragione autorevole, decisioni collettive dovrebbero avere l’ultima parola nelle nostre vite». Nel confronto con molti dei più influenti giuristi e filosofi contemporanei, da Isaiah Berlin a Cass Sunstein, da Antonin Scalia a Joseph Raz, queste pagine sono un modello di ragionamento lucido, logico e spassionato sul ruolo della giustizia nel diritto di uno dei più autorevoli filosofi e giuristi contemporanei.