
Pagine: 362, con ill.
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788842087205
Argomenti: Storia d'Italia, Storia di città e regioni d'Italia
Fascio e martello
È il viaggio di Antonio Pennacchi, narratore per vocazione, storico per necessità , alla ricerca delle 'città del Duce'. Fino a questo libro se ne conoscevano in tutto 12. Adesso sono 147. In tutta Italia. Il fascismo, inoltre, era di destra. Adesso è di sinistra. Per Pennacchi.
«La città non è semplicemente un posto dove abita della gente e dove dorme. Come le stie per i polli o i campi di concentramento. La città è il posto - l'incrocio, la cerniera - dove si svolgono i traffici, gli scambi e le comunicazioni d'ogni tipo: economico, sociale, culturale. Ed è per questo che una città non è un museo, se non è già morta. Se è viva si trasforma.» Così come si sono trasformate le 'città del Duce', quelle città fondate dal Regime durante la grande stagione delle bonifiche: prima nell'Agro Pontino poi un po' dappertutto, dalle Puglie alla Sardegna, dalla Libia all'Istria, al latifondo siciliano. Una vera epopea edificatrice, almeno a sentire Antonio Pennacchi che quelle città le ha cercate, visitate, fotografate, studiate una per una arrivando a contarne ben 147, ma è un numero destinato a crescere. Alcune oggi sono grandi, affollate, irriconoscibili; altre desolate e spettrali come città fantasma. Eppure hanno molto in comune: la loro storia di città nuove è anche la storia sorprendente di un fascismo brutale ma forse, nella sua sostanza, più 'a sinistra' di quanto volessimo ammettere.
Pagine: 362
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788842087205