Lipari 1929
Bum bum: nella calda notte di luglio si odono dei rumori sordi, come di martellate provenienti dal fondo marino. Un'ombra nera si profila, là a ottanta metri verso il porto. Cosa sarà? Non può essere, quello non è il luogo dell'appuntamento. Eppure il cuore ci dice che sono loro, che non possono essere che loro. Carlo Rosselli
Il mare era calmissimo. Ad un tratto, appena percettibile, il palpito di un motore. Un motoscafo si avvicinò. Il segnale era il nostro. Emilio Lussu
È una notte senza luna quella del 27 luglio 1929. Sono le 21.30 quando un motoscafo si avvicina alla costa di Lipari. L'imbarcazione, motori spenti, è ancora immersa nell'oscurità quando tre ombre, che hanno eluso la sorveglianza della Milizia fascista e dei Carabinieri, la raggiungono a nuoto. Braccia amiche issano a bordo i tre uomini. Il motoscafo riparte. Una settimana dopo, a Parigi, Gaetano Salvemini accoglie Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti evasi dal confino. Sono gli stessi uomini che, pochi giorni dopo, fondano Giustizia e Libertà. Lipari 1929 è la storia di quella fuga, un collage narrativo dei ricordi, delle lettere e dei dispacci dei protagonisti dell'impresa, dei testimoni e dei sorveglianti. Una voce narrante accompagna l'alternarsi di entusiasmi e delusioni dei confinati, spiega i retroscena internazionali, chiarisce le strategie.
«Abbiamo lavorato come registi di un documentario, tagliando e ritagliando le immagini a disposizione: sono il montaggio e la sequenzialità a dare un senso alla narrazione. Un documentario a parole che lavora sul contrasto dei punti di vista, sul contrappunto del detto e del non detto, sull'ironia della distanza del narratore e sulla tensione morale che sola ha reso possibile una tale impresa.»
Rassegna stampa
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Lipari 1929
Fuga da Lipari, una storia di avventura e di coraggio che in pochi conoscono
di Sirio Centofanti