Lo chalet della memoria
Gli aspiranti custodi di memorie non costruiscono semplici case o alberghi in cui ospitare le loro conoscenze: costruiscono palazzi. Io però non ho alcun desiderio di edificare palazzi nella mia mente. Quelli veri mi sono sempre sembrati troppo pretenziosi. Ma se non un palazzo, perché non uno chalet della memoria?
«Tutti questi scritti si basano quasi esclusivamente sulle visite notturne al mio chalet della memoria e sul lavoro di recupero del contenuto di tali visite. Alcune sono introspettive, e cominciano da una casa, da un autobus o da un uomo; altre sono rivolte all'esterno, e abbracciano decenni di osservazione e impegno politici e continenti in cui ho viaggiato, insegnato, scritto.» Questa è un'autobiografia insolita che racconta scorci di mondo appena passato. L'amore giovanile per Londra è lo spunto per Judt per parlare di educazione civica e urbanistica, a cavallo delle due guerre; i ricordi sulle rivolte dei giovani parigini nel 1968 divagano sulle differenti politiche sessuali in Europa per arrivare a concludere che quella fu una generazione di rivoluzionari che dimenticò la rivoluzione; i lunghi viaggi attraverso l'America sono un modo per acquisire piena cittadinanza di quel paese; cibi, treni, profumi conservano l'aroma nel tempo: tutto è degno di attenzione per Tony Judt. Tutto, soprattutto, è così semplicemente e meravigliosamente scritto che seguirlo nelle sue memorie diventa, per ogni lettore, un'occasione per conoscersi.
Judt ha incantato con i suoi saggi e libri. Era un Titano intellettuale, un valoroso guerriero, un oratore brillante, un personaggio pubblico carismatico. A dire il vero, era ancora di più di questo. Ma non ha mai cercato di raggiungere uno qualsiasi di questi riconoscimenti. Voleva solo dire ciò che pensava dovesse essere detto, e dirlo fino a quando la gente non se ne accorgeva.
"The Observer"
Lo chalet della memoria è spietato, intimo, elegiaco.
"The Independent"
Rassegna stampa
-
Lo chalet della memoria
Il mondo è guasto. Se lo hai dimenticato te lo ricorda Judt
di Marco Bresciani
-
Lo chalet della memoria
Il Novecento privato di uno storico in difesa delle parole
di Stefano Gallerani
-
Lo chalet della memoria
Anni '60 e '70 Tony Judt li racconta con nostalgia
di Christian Stocchi