C'era una vodka
Un libro difficilissimo da definire, al tempo stesso un'educazione sentimentale, una guida molto d'autore al drink come stile di vita (e come vita di stile), un corso di civiltà del bere, un'autobiografia mascherata (e anche un po' smascherata) e una piccola ricerca del tempo perduto.
Antonio D'Orrico, "Sette - Corriere della Sera"
Sapo Matteucci è molto probabilmente l'inventore di un nuovo genere letterario a sfondo eno-gastronomico: nessuno come lui, finora, ha saputo descrivere il piacere non solo materiale ma spirituale della cucina e del bere, attraverso cui filtra il proprio gusto e la propria avventura umana.
Giovanni Russo, "Corriere della Sera"
Ingredienti: ¼ di guida al bere, ¼ di educazione sentimentale, ¼ di autobiografia, ¼ di storia, aneddotica e civiltà del bere. Miscelare tutto con arguzia e leggerezza. Una volta servito, il cocktail vi sorprenderà per il riuscitissimo amalgama di ritmo, garbo e humour. E si avvertirà ancora una volta la consapevolezza che l'alcol, più che al fegato, sia capace di parlare al cuore.
Enrico Remmert, "Tuttolibri"
Rassegna stampa
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C'era una vodka
L'importanza di chiamarsi Saporoso quando si scrivono libri spiritosi
di Jacopo Pellegrini