26 maggio 1805. Bonaparte incoronato in Duomo
26 maggio 1805: dopo l’incoronazione a imperatore dei francesi, avvenuta nella cattedrale di Nôtre Dame a Parigi il 2 dicembre dell’anno precedente, Napoleone celebra il suo insediamento sul trono del Regno d’Italia.
È una cerimonia ancora più solenne di quella parigina, nella quale Napoleone si cinge di ben tre corone: il diadema imperiale francese, la nuova corona reale d’Italia e la corona ferrea attribuita ai re longobardi, senza contare la presenza della cosiddetta corona di Carlo Magno (in realtà una copia di quella che i re di Francia ricevevano il giorno del loro insediamento).
Per l’occasione, il Duomo si trasforma nel palcoscenico di una imponente autorappresentazione del potere, che deve servire ad accreditare Bonaparte e il suo ancor giovane impero al pari delle più antiche monarchie europee. Sul piano della politica concreta, l’incoronazione segna la definitiva investitura di Milano a capitale del Regno d’Italia. Nell’età napoleonica, la città diventa un fervido laboratorio culturale e politico, animato anche da numerosi patrioti giunti da altre parti d’Italia, fondamentale non solo per la nascita della Milano moderna ma anche per la vicenda politica risorgimentale italiana.
In seguito, in ossequio al nascente nazionalismo, le classi dirigenti cittadine avranno tuttavia cura di distinguersi da quella stagione politica, rifiutando ogni diretto riferimento alla trascorsa vicenda napoleonica.