Dalla patria allo Stato
«Raccomando caldamente questo saggio di Fernanda Gallo ai molti adepti della recente scuola di pensiero che ha annunciato, novello Verbo, che il Risorgimento italiano non è stato esperienza di emancipazione ma anticipazione del fascismo. Altro che antesignano del fascismo! Il pensiero politico del Risorgimento, in particolare quello di Spaventa, ha anticipato, attraverso un’affascinante rilettura del Rinascimento, l’idea della ‘religione della libertà’ che ha ispirato e guidato gli oppositori più intransigenti del fascismo. Nel caso di Bertrando Spaventa, la filosofia nasceva dai bisogni e dagli scopi della vita e diventava forza operante nella città dell’uomo. Per questo Fernanda Gallo non si è fermata all’analisi del pensiero morale e politico, ma ha narrato anche la vita dell’uomo nel suo tempo, il sodalizio commovente con il fratello Silvio, l’ambiente napoletano prima e quello torinese poi e così ci ha dato la possibilità di cogliere quella che è stata la sostanza morale del Risorgimento, oggi deturpata o dimenticata perché troppo nobile.»
Dalla Prefazione di Maurizio Viroli
Questo volume analizza la filosofia politica di Bertrando Spaventa attraverso il racconto della sua vita. Grazie allo studio del manoscritto originale dei Principi di etica è stato possibile stabilire che l’opera più sottovalutata del pensiero di Spaventa rappresenta invece il fulcro dell’aspirazione etica e civile di tutto l’hegelismo napoletano e uno dei più importanti contributi del Meridione alla scienza dello Stato.