Mare verticale
Abbassa le palpebre, Jack: scendiamo lungo il sentiero, tra dalie e ortensie, ora siamo sul viale dei pitosfori, poi sul sassoso sentiero che conduce al mare, sulla spiaggia bianca.
C’è una distesa di luce aperta e diffusa, la brezza è mite, lo sguardo si dilata nello spazio sull’ampia curva tirrenica. Ci capitarono in molti, forse per caso, forse ospiti occasionali che dovevano restare una sera e si fermavano un’estate intera: dal tempo in cui gli artisti si accorsero che per essere bello un paesaggio doveva mostrare anche l’anima, dalle Cinque Terre a Bocca di Magra sono passati centinaia e centinaia di pittori, scrittori, viaggiatori. Questa è la storia del più incredibile ‘buen retiro’ intellettuale italiano. Del suo splendore e del suo declino.
Rassegna stampa
-
Mare verticale
E la chiamano ancora estate, ma non ci sono più gli scrittori che resero celebre il Golfo dei Poeti
di A. D'Orrico
-
Mare verticale
Quel "mare verticale" tra ville, case e spiagge che richiamava i poeti.
di D. Alfonso
-
Mare verticale
Cinque terre e dintorni: gli "Ossi di seppia" esistono ancora?
di R. Zanini