La vita non è in rima (per quello che ne so)
La lingua, la famiglia e la politica, il dolore, la speranza, l'arte, il calcio, l'amore, l'amicizia, la felicità di riuscire a sentirsi – anche solo per un momento – «leggero, nel vestito migliore, nella testa un po' di sole ed in bocca una canzone».
Il pop fornisce il più grande repertorio di lingua contemporanea che sia mai esistito. È a questa impresa di antropologia linguistica che si dedica Giuseppe Antonelli nell’intervista a Luciano Ligabue sui testi delle sue canzoni. Maurizio Ferraris, “la Repubblica”
Luciano Ligabue svela il misterioso connubio tra testi e musica e rivela davanti alle domande sulle proprie tecniche di scrittura una serenità limpida e chiara. Marinella Venegoni, “La Stampa”
Regalare all’intervistatore le strofe che si scrivevano quando non si era ancora capaci di scrivere canzoni, accettare di spiegare i propri versi, canzone per canzone: tutte prove di generosità, di fiducia nel mondo quelle contenute nel libro intervista a Luciano Ligabue. Annalena Benini, “il Venerdì di Repubblica”