Sottofondo italiano
Il sottofondo scava nell’intimo di ognuno di noi, per trasportarci in superficie, nel sottofondo commerciale così invasivo da non farci sentire il destino comune, il senso di prigionia di una nuova stagione ritmata dai jingle, dalle promozioni. Barattiamo il silenzio che precede la lotta con una ninna nanna. I gesti decisivi diventano secondari, e il sottofondo dominante, che pensavamo relegato in secondo piano, diventa la vita.
Mio padre tornava a casa dall’ufficio e ripeteva ossessivamente una frase: «Sta diventando una cosa impossibile». Ma che cosa o chi stava diventando una cosa impossibile? Qualcosa di più grande del lavoro e di più piccolo della vita? O era così debordante da essere più grande della vita? C’erano giorni in cui molte piccole cose che componevano la vita erano più potenti e importanti della vita stessa, che pareva un’entità misera, lontana.Allora fuori esisteva questa cosa che rendeva la vita impossibile a mio padre, a milioni di esseri umani e animali e vegetali, e la cosa diventava impossibile perfino per se stessa, si sarebbe suicidata senza rendersene conto, questa cosa che nemmeno si poteva definire continuava a lievitare, soffocava l’esistenza di tutto.
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