Si dice? Non si dice? Dipende
Un dubbio ci attanaglia su un a me mi piace, un ma però, un penso che sei, un sù o un do, un sono dovuto andare o ho dovuto andare? Niente panico: basta una guida sicura.
Novelli, abile lessicografo, traccia con competenza e arguzia i confini, spesso elastici, della correttezza della nostra lingua. “Il Venerdì di Repubblica”
Tre dimensioni: quella del sì (bisogna dire o scrivere proprio così, facciamocene una ragione), quella del no (così non va e non ci pensare più!), quella del dipende, dove l’errore non è un dogma inderogabile ma è da leggere sempre alla luce dell’intenzionalità dello scrivente e della situazione comunicativa. Accettare il dipende significa accettare una profondità linguistica ricca di stratificazioni di usi, storie, bisogni di parlanti e scriventi, che continuano a sedimentarsi dentro ogni parola del nostro italiano. Elisa Tonani, “L’Indice”