La guerra grande
Questo libro dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti: è il cantiere della scrittura popolare della Grande Guerra dove sono stati radunati, decifrati, interpretati lettere e diari prodotti durante il conflitto dal popolo dei soldati. Masse – per lo più di contadini, artigiani, operai – che dalle trincee delle Dolomiti e del Carso e dalla prigionia sfidarono l’imperizia di semianalfabeti e si fecero semiletterati per raccontare la guerra. Le loro scritture, rivolte a mogli, genitori, figli, restituiscono in modo eccezionale e vivido il vissuto di guerra di ognuno di loro. Sergio Luzzatto, “Il Sole 24 Ore”
Nel libro di Gibelli non troverete la storia generale dell’immane conflitto ma quella di uomini e donne, con nomi e cognomi, che a quegli eventi presero parte. Pagine di diario, lettere, dediche che con un andamento quasi romanzesco fanno rivivere quel poderoso e tragico racconto che ha segnato l’intero Paese. Corrado Augias, “Il Venerdì di Repubblica”
Veri e propri romanzi epistolari, talvolta di struggente intimità. Nostalgia, fame, sensazione di un incomprensibile distacco emergono chiare dalle innumerevoli lettere dei e per i soldati. Enrico Mannucci, “Sette - Corriere della Sera”