Indice Estratto

Edizione: 2018, II rist. 2018
Pagine: 256
Collana: Quadrante Laterza [214]
ISBN carta: 9788858127780
ISBN digitale: 9788858132739
Argomenti: Storia contemporanea, Storia d'Italia

Tra due divise

La Grande Guerra degli italiani d'Austria

Andrea Di Michele

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Furono oltre centomila i sudditi dell’Impero asburgico appartenenti alla minoranza italiana che durante la Grande Guerra combatterono ‘dall’altra parte’. Parlavano la lingua del nemico e per questo furono considerati inaffidabili e sospetti. Inviati soprattutto sul lontano fronte russo, in migliaia caddero prigionieri. Contesi tra Austria e Italia, da entrambi i paesi vennero visti con diffidenza e nei campi di prigionia russi subirono pressioni contrastanti e tentativi di rieducazione nazionale. Il libro ricostruisce i loro trascorsi avventurosi, vissuti in lunghi anni passati tra guerra, prigionia e complicati ritorni, e restituisce un capitolo importante della complessa questione dei nazionalismi novecenteschi.

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Edizione: 2018
Pagine: 256
Collana: Quadrante Laterza
ISBN: 9788858127780

L'autore

Andrea Di Michele

Andrea Di Micheleè professore di Storia contemporanea alla Libera Università di Bolzano. Si occupa di storia delle regioni di confine, di fascismo e di Italia repubblicana. Tra le sue pubblicazioni: Storia dell’Italia repubblicana (1948-2008) (Milano 2008); Fu la Spagna! Lo sguardo fascista sulla guerra civile spagnola (a cura di, con D. Aronica, Como-Pavia 2017); La difficile riappacificazione. Italia, Austria e Alto Adige nel XX secolo (a cura di, con A. Gottsmann, L. Monzali e K. Ruzicic-Kessler, Roma 2022); Rethinking Fascism. The Italian and German Dictatorships (a cura di, con F. Focardi, Berlin/Boston 2022). Per Laterza è autore di Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d’Austria (2018, tradotto in tedesco e russo) e Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954.

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su Corriere del Trentino (19-04-2018) Allegato

Tra due divise
Di Michele svela la Grande Guerra tra due divise
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su Alto Adige (22-04-2018) Allegato

Tra due divise
"Gli italiani d'Austria vittime degli opposti nazionalismi"
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su Il Piccolo (12-05-2018) Allegato

Tra due divise
La storia degli italiani nell'esercito austriaco
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su L'Adige (16-05-2018) Allegato

Tra due divise
Soldati italiani d'Austria
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su Giornale di Brescia (19-08-2018) Allegato

Tra due divise
Soldati del Trentino nella Grande Guerra
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su Storia (15-11-2018) Allegato

Tra due divise
Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d'Austria
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su Corriere della Sera (23-12-2018) Allegato

Tra due divise
Italiani sotto gli Asburgo, il sospetto bifronte
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1 Difficile offrire cifre certe sui prigionieri di lingua italiana in Russia. Per Gaetano Bazzani – ufficiale trentino del Regio esercito, membro della missione militare italiana in Russia – furono circa 25.000, di cui ben oltre la metà trentini. Una cifra che egli stesso definiva impossibile da verificare, «perché molti, colpiti da malattie infettive, vaiolo, tifo, colera, morirono in cattività senza lasciar traccia di sé» (G. Bazzani, Soldati italiani nella Russia in fiamme 1915-1920, Legione trentina, Trento 1933, p. 42). Secondo la missione militare italiana che si trovava a Vienna dopo la fine della guerra, invece, all’inizio del 1919 ve ne sarebbero stati ancora 30.000 e questo dopo che un numero consistente aveva già fatto ritorno a casa (ASMAE, AG, b. 367, fasc. 72, sf. 88 Prig. irredenti in Russia. Contingenti italiani in Estremo Oriente, SGAC al ministero degli Esteri, 16.4.1919).

2 Per il Trentino mi riferisco alla produzione scientifica che dapprima ha fatto capo alla rivista «Materiali di lavoro» di Rovereto e poi all’Archivio della scrittura popolare della Fondazione Museo storico del Trentino. Sulle origini, i caratteri e i protagonisti della fortunata stagione storiografica intorno alle scritture popolari trentine rimando a Q. Antonelli, Scritture di confine. Guida all’Archivio della scrittura popolare, Museo Storico in Trento, Trento 1999. Per l’area giuliana un ruolo di primo piano è stato svolto dalla rivista triestina «Qualestoria» e dalle ricerche condotte in prima battuta da Marina Rossi e Sergio Ranchi, ma anche da Camillo Medeot, Lucio Fabi, Roberto Todero e altri ancora. Puntuali riferimenti alle due storiografie sono contenuti nelle note ai capitoli che seguono.

1 R.A. Kann, Storia dell’Impero asburgico (1526-1918), Salerno, Roma 1998, pp. 11-20.

2 C.A. Macartney, L’impero degli Asburgo 1790-1918, Garzanti, Milano 1981³, pp. 14-25.

3 J. Bérenger, Storia dell’impero asburgico: 1700-1918, il Mulino, Bologna 2003, pp. 161 sgg.

4 M. Bellabarba, L’impero asburgico, il Mulino, Bologna 2014, p. 45.

5 Macartney, L’impero cit., pp. 147 sgg.

6 A. Ara, Il problema delle nazionalità in Austria da Metternich al dualismo, in Id., Fra Nazione e Impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa, Garzanti, Milano 2009, pp. 79-143, qui pp. 81 sgg.

7 Bellabarba, L’impero cit., p. 101.

8 Macartney, L’impero cit., p. 614.

9 Kann, Storia dell’impero cit., pp. 410 sgg.

10 Ara, Il problema cit., pp. 140 sgg.

11 U. Corsini, Gli italiani nella Monarchia asburgica dal 1848 al 1918, in Id., Problemi di un territorio di confine. Trentino e Alto Adige dalla sovranità austriaca all’accordo Degasperi-Gruber, Comune di Trento, Trento 1994, pp. 3-35.

12 M. Meriggi, Il Regno Lombardo-Veneto, Utet, Torino 1987.

13 H. Kramer, Die Italiener unter der österreichisch-ungarischen Monarchie, Herold, Wien-München 1954, pp. 98-116.

14 T. Veiter, Die Italiener in der österreichisch-ungarischen Monarchie. Eine volkspolitische und nationalitätenrechtliche Studie, Verlag für Geschichte und Politik, Wien 1965, p. 77.

15 Sintetici dati statistici relativi alla popolazione e alle nazionalità si possono leggere in appendice al volume di Kann, Storia dell’Impero cit., pp. 725-729.

16L. Domokos, La questione nazionale e i socialisti trentini,in «Il Lavoratore. Organo del partito socialista», 8.8.1900, cit. da M. Bellabarba, Trento e Trieste: dalla rivoluzione alla nazione (1848-1867), in Trento e Trieste. Percorsi degli italiani d’Austria dal ’48 all’annessione,a cura di F. Rasera, Accademia Roveretana degli Agiati-Edizioni Osiride, Rovereto 2014, pp. 19-34, qui p. 20, nota 2. Su Domokos si veda M. Rossi, Appunti su Lajos Domokos e Giuseppina Martinuzzi, pionieri del socialismo adriatico, in «Qualestoria. Bollettino dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia», XXXIX, 2011, 2, pp. 91-101.

17 Le parole di S. Slataper, Trento e Trieste,in «La Voce Trentina», 1.11.1911, e di A. Vivante, Irredentismo adriatico. Contributo alla discussione sui rapporti austro-italiani,Libreria della Voce, Firenze 1912, p. v, sono richiamate in F. Rasera, Presentazione,in Trento e Trieste. Percorsi cit., p. 5.

18R. Monteleone, Il Trentino alla vigilia della prima guerra mondiale,in «Annali del Museo Storico Italiano della Guerra», 2009-2014, 17-22, pp. 13-31.

19 A. Leonardi, Dal declino della manifattura tradizionale al lento e contrastato affermarsi dell’industria, in Storia del Trentino, vol. V, L’età contemporanea 1803-1918, a cura di M. Garbari, A. Leonardi, il Mulino, Bologna 2003, pp. 597-663, qui p. 652.

20 E. Apih, Trieste, Laterza, Roma-Bari 1988.

21 Sulla storia e la valenza del confine di Salorno cfr. A. Di Michele, Salorno e il confine mobile,in Al confine. Sette luoghi di transito in Tirolo, Alto Adige e Trentino tra storia e antropologia, a cura di A. Di Michele, E. Renzetti, I. Schneider, S. Clementi, Raetia, Bolzano 2012, pp. 229-283.

22 Su questi temi si veda Tirol – Trentino. Eine Begriffsgeschichte. Semantica di un concetto, in «Geschichte und Region/Storia e regione», IX, 2000.

23 I dati si riferiscono al Trentino e all’Ampezzano e, come quelli che seguono, sono tratti da Corsini, Gli italiani cit., pp. 12 sgg.

24 Secondo successive rielaborazioni, che hanno cercato di separare il dato dei ladini da quello degli italiani, questi ultimi sarebbero stati meno di 7.000 (2,9%). Cfr. A. Leidlmair, Bevölkerungsentwicklung und ethnische Struktur Südtirols seit 1918,in «Österreich in Geschichte und Literatur», XXXIV, 1990, pp. 352-367.

25 R.A. Kann, Das Nationalitätenproblem der Habsburgermonarchie. Geschichte und Ideengehalt der nationalen Bestrebungen vom Vormärz bis zur Auflösung des Reiches im Jahre 1918, vol. I, Das Reich und die Völker, Böhlau, Graz-Köln 1964, pp. 265-273, in particolare p. 267.

26 F. Zantedeschi, Lingua e nazione in Europa, in «Passato e presente», XXVIII, 2010, 79, pp. 155-167.

27 Cfr. E. Brix, Die Umgangssprachen in Altösterreich zwischen Agitation und Assimilation. Die Sprachenstatistik in den zisleithanischen Volkszählungen 1880 bis 1910, Böhlau, Wien 1982.

28 P.M. Judson, Writing the History of Cultural Borderlands in Habsburgs Central Europe, in Zonen der Begrenzung. Aspekte kultureller und räumlicher Grenzen in der Moderne, a cura di G. Lamprecht, U. Mindler, H. Zettelbauer, transcript Verlag, Bielefeld 2012, pp. 17-32.

29 P.M. Judson, Guardians of the Nation. Activists on the Language Frontiers of Imperial Austria, Harvard University Press, Cambridge (MA)-London 2006; T. Zahra, Kidnapped Souls. National Indifference and the Battle for Children in the Bohemian Lands, 1900-1948, Cornell University Press, Ithaca (NY)-London 2008.

30 Cfr. J. Koalka, Tschechen im Habsburgerreich und in Europa 1815-1914. Sozialgeschichtliche Zusammenhänge der neuzeitlichen Nationsbildung und der Nationalitätenfrage in den böhmischen Ländern, Oldenbourg, Wien-München 1991.

31 E. Gellner, Nazioni e nazionalismo, Editori Riuniti, Roma 1985, pp. 61-71; E.J. Hobsbawm, Nazioni e nazionalismo dal 1780. Programma, mito e realtà, Einaudi, Torino 1991.

32Sulla vicenda cfr. B. Sutter, Die Badenischen Sprachenverordnungen von 1897. Ihre Genesis und ihre Auswirkungen vornehmlich auf die innerösterreichischen Alpenländer, 2 voll., Böhlau, Graz-Köln 1960-1965.

33 Kann, Storia dell’Impero cit., pp. 537-541; Macartney, L’impero cit., pp. 749-752.

34 La testimonianza di Twain è riportata in J.W. Mason, Il tramonto dell’Impero asburgico, il Mulino, Bologna 2000, pp. 58-59, nota 42.

35 La testimonianza di Conci si può leggere in I. Pagano, Il Trentino e i trentini durante la crisi del governo Badeni. Dalla condotta dei deputati al progetto di riforma del Regolamento provinciale del 1897, in «Studi trentini. Storia», XCIV, 2015, 2, pp. 383-412, qui p. 398.

36H. Hantsch, Die Geschichte Österreichs,Styria Steirische Verlagsanstalt, Graz-Wien 1950, vol. II, pp. 457-479.

37 Sui progetti di riforma cfr. S. Benvenuti, L’autonomia trentina al Landtag di Innsbruck e al Reichsrat di Vienna. Proposte e progetti 1848-1914, Società di studi trentini di scienze storiche, Trento 1978;R. Schober, La lotta sul progetto d’autonomia per il Trentino degli anni 1900-1902, secondo le fonti austriache = Der Kampf um das Autonomie Projekt von 1900-1902, für das Trentino, aus der Sicht österreichischer Quellen, Società di studi trentini di scienze storiche, Trento 1978; U. Corsini, Problemi politico-amministrativi del Trentino nel nesso provinciale tirolese, 1815-1918, in Austria e province italiane 1815-1918. Potere centrale e amministrazioni locali, a cura di F. Valsecchi, A. Wandruszka, il Mulino, Bologna 1981, pp. 213-257.

38A. Leonardi, Depressione e «risorgimento economico» del Trentino: 1866-1914, Società di studi trentini di scienze storiche, Trento 1976, pp. 139-168.

39 M. Cattaruzza, I conflitti nazionali a Trieste nell’ambito della questione nazionale dell’Impero asburgico: 1850-1914, in «Quaderni giuliani di storia», X, 1989, 1, pp. 131-148.

40 Un esempio delle conseguenze dell’estensione del suffragio in P. Ziller, Stato asburgico e rappresentanza politica. Sistema elettorale, rappresentanze comunali e Dieta provinciale dell’Istria nell’ultima Austria, in Id., Giuliani, istriani e trentini dall’Impero asburgico al Regno d’Italia, Del Bianco, Udine 1997, pp. 31-50.

41 L. Cole, Differentiation or Indifference? Changing Perspectives on National Identification in the Austrian Half of the Habsburg Monarchy, in Nationhood from Below. Europe in the Long Nineteenth Century, a cura di M. van Ginderachter, M. Beyen, Palgrave, Basingstoke 2012, pp. 96-119.

42R.A. Kann, Zur Problematik der Nationalitätenfrage in der Habsburgermonarchie 1848-1918. Eine Zusammenfassung, in Die Habsburgermonarchie 1848-1918, a cura di A. Wandruszka, P. Urbanitsch, vol. III, Die Völker des Reiches, t. II, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Wien 1980, pp. 1304-1338.

43 M. Cattaruzza, Trieste nell’Ottocento. Le trasformazioni di una società civile, Del Bianco, Udine 1995, pp. 130-157.

44 A. Ara, Italiani e sloveni nel Litorale austriaco, 1880-1918, in Id., Fra Nazione cit., pp. 303-316.

45M. Verginella, L’ascesa della nazione ai confini dell’Impero asburgico, in Trento e Trieste. Percorsi cit., pp. 63-82, qui p. 67.

46 M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale 1866-2006, il Mulino, Bologna 2007, pp. 46 sgg.

47 L. Monzali, Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra, Le Lettere, Firenze 2004.

48 A. Ara, Gli austro-italiani e la Grande Guerra: appunti per una ricerca, in Id., Fra Nazione cit., pp. 371-417, qui p. 375.

49E. Capuzzo, Dall’irredentismo all’annessione, in Id., Alla periferia dell’Impero. Terre italiane degli Asburgo tra storia e storiografia (XVIII-XX secolo), Edizioni scientifiche italiane, Napoli 2009, pp. 57-71.

50 M. Cattaruzza, Il primato dell’economia: egemonia politica del ceto mercantile (1814-60), in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. Il Friuli-Venezia Giulia,a cura di R. Finzi, C. Magris, G. Miccoli, Einaudi, Torino 2002, vol. I, pp. 147-179, qui pp. 174-175.

51 M. Garbari, L’irredentismo nel Trentino, in Il nazionalismo in Italia e in Germania fino alla Prima guerra mondiale, a cura di R. Lill, F. Valsecchi, il Mulino, Bologna 1983, pp. 307-346, qui pp. 320-322; E. Sestan, Autonomie e nazionalità nella monarchia austro-ungarica, in Convegno storico-giuridico sulle autonomie e sulle minoranze. Trento 27-28 ottobre 1978. Atti, a cura di M. Garbari, Studi trentini di scienze storiche, Trento 1981, pp. 19-42.

52 L. Cole, Patriotic Celebrations in Late-Nineteenth- and Early-Twentieth-Century Tirol, in Staging the Past. The Politics of Commemoration in Habsburg Central Europe, 1848 to the Present, a cura di M. Bucur, N.M. Wingfield, Purdue University Press, West Lafayette (IN) 2001, pp. 75-111.

53 Cfr. R. Johler, Walther von der Vogelweide. Erinnerungskultur und bürgerliche Identität in Südtirol, in Bürgerliche Selbstdarstellung. Städtebau, Architektur, Denkmäler, a cura di H. Haas, H. Stekl, Böhlau, Wien-Köln-Weimar 1995, pp. 185-203.

54 V. Gransinigh, Politica monumentale a Trieste nell’ultimo periodo della dominazione asburgica: parallelismi e tangenze con la situazione trentina, in Trento e Trieste. Percorsi cit., pp. 83-107.

55 Per una descrizione di scuole e asili come trincee nazionali, i libri come armi e i maestri come soldati al fronte in difesa delle rispettive nazionalità cfr. C. Gatterer, «Italiani maledetti, maledetti austriaci». L’inimicizia ereditaria, Praxis 3, Bolzano 1986, pp. 125-141, nonché Q. Antonelli, Storia della scuola trentina. Dall’umanesimo al fascismo, Il Margine, Trento 2013, pp. 300-313.

56 D. Zaffi, Le associazioni di difesa nazionale tedesche in Tirolo e nel Litorale, in Regioni di frontiera nell’epoca dei nazionalismi. Alsazia e Lorena / Trento e Trieste. 1870-1914, a cura di A. Ara, E. Kolb, il Mulino, Bologna 1995, pp. 157-193.

57 Sulla Lega Nazionale rimando a D. Redivo, Le trincee della nazione. Cultura e politica della Lega Nazionale (1891-2004), Edizioni degli ignoranti saggi, Trieste 2005; D. De Rosa, Gocce di inchiostro. Gli asili, scuole, ricreatori doposcuola della Lega Nazionale. Sezione adriatica, Del Bianco, Udine 2000; S. Wedrac, L’ira dell’aquila: lo scioglimento della società scolastica «Lega Nazionale» nel Litorale austriaco, in «Storia e Futuro», 2009, 19, consultabile alla pagina web http://storiaefuturo.eu/lira-dellaquila-scioglimento-societa-scolastica-lega- nazionale-nel-litorale-austriaco/.

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