Femminismo per il 99%
Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone.
Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista.
Il libro da qui all’8 marzo sarà pubblicato in contemporanea in diversi paesi del mondo: Verso (US/UK), La Decouverte (France), Herder (Spain), Tigre de Paper (Catalan), Rara Avis (Spanish in Latin America), Catro Ventos (Galician), FrACTalia (Romania), Sel (Turkey), Tankekraft (Sweden), Boitempo (Brazil), Oomzicc (South Korea).
Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.