Napoli, Belle Époque
È un’impresa non facile raccontare Napoli anche per chi ne conosce le viscere. Francesco Barbagallo è riuscito a farlo con rigore, senza noia accademica, in un libro di grande contemporaneità. Corrado Stajano, “Corriere della Sera”
Napoli, Belle Époqueè un lavoro storico, documentato, con un uso ben preciso delle fonti e una visione d’insieme netta e precisa. Ma è allo stesso tempo come un romanzo, ricco di paesaggi urbani, di personaggi, di colpi di scena. Il prologo e l’epilogo sono neri e tragici ma incorniciano un racconto che forse si potrebbe definire felice. Silvio Perrella, “Il Mattino”
Una metropoli moderna che eccelle nei più diversi campi della cultura: filosofi e letterati, ingegneri e architetti, la canzone come industria culturale, il cinema muto. E poi grandi magazzini di livello europeo, iniziative imprenditoriali e lotte sociali avanzate. Napoli fino al 1915 è ancora una capitale europea. Dopo non lo sarà più.
Rassegna stampa
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Napoli, Belle Époque
Napoli, la Belle Epoque di una capitale europea
di S. Perrella
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Napoli, Belle Époque
Napoli, l'occasione perduta di una ex capitale europea
di C. Stajano
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Napoli, Belle Époque
Quando sotto il Vesuvio c'era una capitale
di Francesco Erbani