In terra d'Africa
Con il roboante annuncio della nascita dell’impero, il 9 maggio 1936, Mussolini voleva fornire uno sbocco ‘produttivo’ al fenomeno dell’emigrazione che stava dissanguando il Paese. Si cominciò con la Libia, poi il cuore pulsante dell’impero divenne l’Etiopia. Ma la realtà povera e desolata di quella terra appena conquistata a colpi di massacri e devastazioni deluse chi era partito. Un lavoro di prima mano su archivi e fonti dell’epoca.
Lorenzo Cremonesi, “Corriere della Sera”
La storia sociale dell’emigrazione italiana in Etiopia.
David Bidussa, “Il Sole 24 Ore”
Chi erano gli italiani che si trasferirono nelle terre del Negus? Cosa speravano prima di partire? Come vivevano? Che rapporto ebbero con gli etiopici e con il regime? Il duce aveva piani grandiosi: eliminare l’emigrazione all’estero popolando l’Etiopia con milioni di italiani, che avrebbero dato vita a una società ideale, produttiva, razzialmente pura e perfettamente fascista. In decine di migliaia risposero all’appello, lasciarono le loro case e partirono, convinti dalla propaganda del regime che avrebbero potuto fare fortuna. La realtà sarebbe stata molto diversa.
Rassegna stampa
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In terra d'Africa
Coloni per il fascio, la grande beffa africana
di L. Cremonesi
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In terra d'Africa
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