Io dirò la veritÃ
Perché il grande monaco nolano è stato messo al rogo quando era pronto a ritrattare? Quale minaccia politica celava il suo neoplatonismo? Quale ruolo ebbero le chiese riformate e le lotte dinastiche di fine Cinquecento?
Attingendo alle più diverse fonti – dai documenti del Sant’Officio ai conti delle carceri pontificie – Germano Maifreda rimischia le carte in tavola e ci consegna una figura di Bruno più coerente al gioco di potere del suo tempo, illustrando cos’era e come funzionava l’ingranaggio inquisitorio della Controriforma, le sue procedure e le sue eccezioni.
Marco Bracconi, “la Repubblica”
Per quale ragione Bruno – a differenza di alcuni suoi illustri contemporanei, tra cui Galileo Galilei – dopo avere tanto a lungo lottato per affermare la sua verità, decise infine di chiudersi nell’ostinazione e accettare le conseguenze ultime della condanna inflitta dagli inquisitori? Perché, dopo aver più volte dichiarato la disponibilità a farlo, non pronunciò un’abiura di facciata?
Perché Giordano Bruno si lasciò condurre al rogo dal Sant’Officio il 17 febbraio 1600?
Una nuova, avvincente e documentata ricostruzione che riapre uno dei casi giudiziari più celebri della nostra storia.
Rassegna stampa
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Io dirò la veritÃ
La verità di Giordano Bruno nella Napoli filosofico-magica