La guerra delle tasse
Da trent’anni si combatte una guerra, sotterranea e non dichiarata, dagli effetti devastanti: la guerra delle tasse. Vincenzo Visco, ex ministro del Tesoro e maggiore esperto di questioni fiscali in Italia, ce la racconta tassa dopo tassa, riforma dopo riforma e ingiustizia dopo ingiustizia. E spiega perché ora è il momento di cambiare strada.
La guerra delle tasse dura da trent’anni e ha effetti devastanti sulla società. A vincerla sono i privilegiati ma anche tutti quelli che sono riusciti a ottenere, da una classe politica in ostaggio delle lobby, eccezioni particolaristiche che hanno reso il fisco un castello di piccoli e grandi privilegi. Questo conflitto, iniziato con Ronald Reagan e Margaret Thatcher, si è diffuso in tutto il mondo al grido di ‘affamare la bestia’, ovvero tagliare le tasse e i conti dello Stato. Il risultato è che si sono cancellate le tasse di successione, le imposte sugli immobili e i tributi legati alle rendite finanziarie e si sono diffusi a macchia d’olio i paradisi fiscali. In Italia, ma anche nel resto d’Europa, i sistemi fiscali sono diventati sempre più sfavorevoli al lavoro mentre gli sgravi per le imprese sono cresciuti esponenzialmente. Nel nostro Paese le tendenze globali si sono innestate in un contesto di evasione di massa tollerata. In tutti questi anni nessun governo è riuscito a invertire la rotta, nemmeno quello guidato da Mario Draghi che pure avrebbe potuto sfruttare un’occasione storica. Le flat tax del nuovo governo di destra rischiano di essere una vera e propria bomba H sugli equilibri sociali.
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Rassegna stampa
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La guerra delle tasse: i trent\'anni che hanno cambiato il mondo
di Vincenzo Visco con Giovanna Faggionato