Linee invisibili
Il mondo è sempre più diviso da confini, frontiere, faglie, muri. Molti di questi non sono così facilmente riconoscibili, sono linee invisibili, divisioni a volte tanto sottili da risultare quasi impercettibili, eppure separano e dividono.
Con il geografo Maxim Samson andremo alla scoperta di molte di queste linee in modo sorprendente e originale.
La superficie del nostro pianeta è segnata da innumerevoli confini. Alcuni sono naturali, altri sono legati all’opera dell’uomo, marcati da frontiere, muri e barriere. Accanto a questi, ne esistono molti altri che sono meno scontati e tanto sottili da risultare quasi invisibili. Sono quelle linee che separano, dividono, porzioni del nostro mondo a vari fini: dividono popoli, custodiscono identità e culture, sono capaci di generare tensioni e conflitti anche molto gravi.
Il geografo Maxim Samson esplora trenta di queste linee invisibili: dalle correnti artiche o la ‘cintura della malaria’ a quelle che abbiamo segnato per circoscrivere gli effetti delle nostre azioni, come la ‘zona rossa’ di Černobyl o i cordoni sanitari del Covid. O ancora: le linee utilizzate per reclamare territori contesi, come quelle nella ex Jugoslavia o tra le gang di Los Angeles, o quelle che servono a definire e difendere le diverse identità, come il Bosforo, gli Urali o la ‘Bible Belt’.
Queste linee compaiono raramente sulle nostre mappe fisiche e politiche, ma sono ugualmente rilevantissime in qualche parte del mondo perché segnano un qualche tipo di divisione tra un ‘noi’ e un ‘loro’.
Originale e appassionante, questo libro è una guida indispensabile per osservare e comprendere il nostro pianeta in tutta la sua consistenza e in tutto il suo disordine.