Indice Estratto

Edizione: 2024
Pagine: 336
Collana: Economica Laterza [1058]
ISBN carta: 9788858154809
ISBN digitale: 9788858157244
Argomenti: Storia medievale

Demoni, venti e draghi

Come l'uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi

Amedeo Feniello

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€ 13,00

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Amedeo Feniello, in questo straordinario libro, si sofferma sulle molteplici calamità climatiche e pandemiche che colpirono l’umanità nel Trecento. E ci mostra come quegli eventi terribili indussero profondi cambiamenti economici e culturali.
Paolo Mieli, “Corriere della Sera”

Un libro brillante e meravigliosamente scritto.
Antonio Musarra, “Tuttolibri”

Nel 1300 l’intero pianeta venne scosso da una serie di shock violentissimi: pestilenze, inondazioni, piccole glaciazioni, carestie. Improvvisamente fu come se demoni, venti e draghi si coalizzassero per punire l’orgoglio dell’uomo. Eppure le tre grandi civiltà del tempo, quella europea, quella islamica e quella cinese, seppero costruire dei veri e propri ‘paesaggi adattativi’, nuove forme di organizzazione sociale, politica ed economica che lanciarono il mondo verso una fase nuova.

Una storia straordinaria ma dimenticata che coinvolse larga parte del mondo e che ha molto da insegnarci oggi.

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Edizione: 2024
Pagine: 336
Collana: Economica Laterza
ISBN: 9788858154809

L'autore

Amedeo Feniello

Amedeo Feniello insegna Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Per Laterza ha collaborato alla Storia mondiale dell’Italia (a cura di Andrea Giardina, 2017) e al libro di Paolo Ferri, Il cacciatore di comete. Diario di un’avventura nello spazio profondo (2020) ed è autore, tra l’altro, di Sotto il segno del leone. Storia dell’Italia musulmana (2011), Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (2013), Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (con A. Vanoli, 2018), Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con F. Canale Cama e L. Mascilli Migliorini, 2019) e I nemici degli Italiani (2020) e Omicidio a Lombard Street (2024).

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¹ Le testimonianze concernenti i draghi in Cina sono tratte da T. Brook, The Troubled Empire: China in the Yuan and Ming Dynasties, Cambridge (Mass.)-London, Harvard University Press, 2013, pp. 6-7. Il racconto di Ibn Baa è in I viaggi, a cura di C.M. Tresso, Torino, Einaudi, 2006, p. 804. Il testo del 1476 è tratto dallo Jainarjatarangin di Shrivara ed è citato in A. Wink, Al-Hind: The Making of the Indo-Islamic World, III, Indo-Islamic Society (14th-15th centuries), Leiden-Boston, Brill, 2004, p. 16, ripreso da Medieval Kashmir: Being a reprint of the Rajataranginis of Jonaraja, Shrivara and Shuka, as translated into English by J. C. Dutt and published in 1898 A.D. under the title “Kings of Kashmira”, III, a cura di S.L. Sadhu, New Delhi, Atlantic Publishers, 1993, pp. 106-107 (Mlecca è il termine che, nella tradizione indiana, indica le «tribù selvagge e feroci, i cui atti di violenza causavano vaste devastazioni e distruzioni e incutevano terrore nella vita del paese. Si dice che siano stati respinti e distrutti dal dio iva», come si legge nello iva Pura). I demoni su Firenze sono stati descritti da Giovanni Villani, Nuova Cronica, a cura di G. Porta, Parma, Fondazione Pietro Bembo-Guanda, 1991, III, XII, II, p. 1217. Per l’episodio romano, cfr. A. Esposito, Il Tevere e Roma, in Le calamità ambientali nel tardo Medioevo europeo: realtà, percezioni, reazioni, Atti del XII convegno del Centro di Studi sulla civiltà del tardo Medioevo (S. Miniato, 31 maggio-2 giugno 2008), a cura di M. Matheus, G. Piccinni, G. Pinto, G.M. Varanini, Firenze, Firenze University Press, 2010, pp. 257-276: p. 264.

² D. Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, Milano, Adelphi, 2014, p. 92.

³ E. Morin, Per una teoria della crisi, Roma, Armando, 2016, p. 68. Scrive R.H. Hilton (Una crisi del feudalesimo, in Il dibattito Brenner. Agricoltura e sviluppo economico nell’Europa preindustriale, a cura di T.H. Aston e C.H.E. Phillpin, Torino, Einaudi, 1989, pp. 132-152: p. 133) «sistemi sociali saldamente radicati possiedono non indifferenti capacità di sopravvivenza attraverso l’adattamento. Le crisi sono, per definizione, svolte della storia di un organismo vuoi sociale, vuoi naturale: esso può morire, rimanere in vita, più o meno indenne, o anche sopravvivere dopo aver subito trasformazioni in quantità tale da renderlo atto ad affrontare l’evolversi delle circostanze».

⁴ Solo per fornire qualche coordinata, sul concetto di stress inteso come reazione adattativa dell’organismo a stimoli di varia natura (chimici, fisici o psicosociali) si veda l’articolo pionieristico di H. Selye, The evolution of the stress concept, in «American Psychologist», 61 (1973), pp. 692-699. Su quello, invece, dell’impatto sociale degli shock, cfr. C. Pfister, Climatic Extremes, Recurrent Crises and Witch Hunts: Strategies of European Societies in Coping with Exogenous Shocks in the Late Sixteenth and Early Seventeenth Centuries, in «The Medieval History Journal», 10/1-2 (2007), pp. 33-73: pp. 41-43. Sul termine resilienza, sulla sua genesi e storia, suggerisco la sintesi chiara e accurata in B. van Bavel, D.R. Curtis, J. Dijkman, M. Hannaford, M. de Keyzer, E. van Onacker, T. Soens, Disasters and History: The Vulnerability and Resilience of Past Societies, Cambridge-New York, Cambridge University Press, 2020, p. 35.

⁵ Una sintesi sui paesaggi adattativi è in F. Masini, Paesaggi adattativi, innovazioni evolutive e comportamento, in La logica dell’evoluzione dei viventi. Spunti di riflessione, XII Convegno del Gruppo Italiano di Biologia Evoluzionistica (18-21 febbraio 2004), a cura di F. Scapini, Firenze, Firenze University Press, 2005, pp. 45-59.

⁶ Cfr. M. Scheffer, Critical Transitions in Nature and Society, Princeton-Oxford, Princeton University Press, 2009, p. 240.

⁷ Sono le definizioni adoperate in alcuni libri che sono stati per me fondamentali per la descrizione della perturbazione trecentesca: R. Romano, L’Europa tra due crisi, Torino, Einaudi, 1980; G. Bois, La grande dépression médiévale, XIVe-XVe siècles. Le précédent d’une crise systémique, Paris, PUF, 2000; S.R. Epstein, Freedom and Growth: The Rise of States and Markets in Europe, 1300-1750, London-New York, Routledge, 2000; C. Dyer, An Age of Transition? Economy and Society in England in the Later Middle Ages, Oxford, Clarendon Press, 2005; B. Campbell, The Great Transition: Climate, Disease and Society in the Late-Medieval World, Cambridge, Cambridge University Press, 2016. Sul tema assai dibattuto, negli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso, della crisi e, in special modo, della transizione dal feudalesimo al capitalismo – oltre al celeberrimo Il dibattito Brenner cit. –, vedi The Transition from Feudalism to Capitalism, a cura di R.H. Hilton, London, New Left Books, 1976 e R.J. Holton, The Transition from Feudalism to Capitalism, London, Macmillan, 1985. Per un’analisi del dibattito sulla crisi del Trecento e sulla correlazione tra natura e società, si veda ora M. Bauch e G.J. Schenk, Teleconnections, Correlations, Causalities between Nature and Society? An Introductory Comment on the “Crisis of the Fourteenth Century”, in The Crisis of the 14th Century Teleconnections between Environmental and Societal Change,a cura di M. Bauch e G.J. Schenk, Berlin-Boston, De Gruyter, 2020, pp. 1-23.

⁸ Per una storia di queste imponenti mareggiate, compresa quella di Santa Lucia, cfr. D. Meier, Mareggiate e perdita di terre sulle coste del mare del Nord nel Medioevo, in Le calamità ambientali nel tardo Medioevo cit., pp. 159-196: pp. 167-180.

⁹ La stima del possibile numero di morti è in Gevaar van water, water in gevaar, a cura di J.J.E. van Everdingen, J. Goudsmit e M.M. Zindler, Alphen aan den Rijn, Bèlvéder-Medidact, 2001. Cfr. Anche J. Buisman e A.F.V. van Engelen, Duizend jaar weer, wind en water in de lage landen, deel 1 tot 1300, Franeker, Uitgeverij Van Wijnen, 2000 e R. Corvers, Vulnerable to Flooding? Nature Development and “Room for the River”: A Governance Perspective, in Building Safer Communities: Risk Governance, Spatial Planning and Responses to Natural Hazards, a cura di U. Fra Paleo, Amsterdam, IOS Press, 2009, pp. 125-136.

¹⁰ L’anomalia climatica medievale è stata descritta per la prima volta da H.H. Lamb in Climate, History and the Modern World, London-New York, Routledge, nel 1982 e ripubblicata nel 1995 (vedi, di questa edizione, pp. 172-182). Da allora, le ricerche su questo tema si sono moltiplicate, come testimonia il volume The Medieval Warm Period, del 1994, curato da M.K. Hughes e H.F. Diaz, Dordrecht-Boston-London, Kluwer Academic Publishers, che contiene numerosi contributi con indicazioni per uno spazio compreso tra la Scandinavia e la Tasmania, passando per la Cina e la Sierra Nevada. Per una descrizione generale del fenomeno (seguita da un’accurata bibliografia sul tema) si veda ancora la voce Medieval Climatic Optimum curata da M.E. Mann, in Encyclopedia of Global Environmental Change, a cura di M.C. MacCracken e J.S. Perry, Chichester, John Wiley & Sons, 2002, I, pp. 514-516.

¹¹ Campbell, The Great Transition cit., pp. 50-54.

¹² W. Behringer, Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale, Torino, Bollati Boringhieri, 2012, p. 112.

¹³ Una descrizione dettagliata di questo fenomeno ora in Meier, Mareggiate e perdita di terre cit., pp. 159-196: pp. 161-167.

¹⁴ Lamb, Climate, History cit., ed. del 1995, pp. 160-165.

¹⁵ K.J. Anchukaitis, N. Baatarbileg, N. Di Cosmo, A.E. Hessl, N. Pederson, Pluvials, Droughts, the Mongol Empire, and Modern Mongolia, in «Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America», 111/12 (2014), pp. 4375-4379: pp. 4376-4377.

¹⁶ Cfr. J.L. Brooke, Climate Change and the Course of Global History: A Rough Journey, Cambridge, Cambridge University Press, 2014, p. 349.

¹⁷ Per questo fenomeno, cfr. R. Ellenblum, The Collapse of the Eastern Mediterranean: Climate Change and the Decline of the East, 950-1072, Cambridge, Cambridge University Press, 2012, p. 31.

¹⁸ Behringer, Storia culturale del clima cit., pp. 110-111.

¹⁹ F. Canale Cama, A. Feniello, L. Mascilli Migliorini, Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri, Bari-Roma, Laterza, 2019, p. 86.

²⁰ Cfr. J. Cox Russell, Late ancient and medieval population, in «Transactions of the American Philosophical Society», 48/3 (1958), pp. 1-152: p. 148; P. Bairoch, J. Batou, P. Chèvre, La population des villes europeennes, 800-1850: banque de donnees et analyse sommaire des resultats, Genève, Publications du Centre d’histoire economique internationale de l’Universite de Geneve, 1988; M. Livi Bacci, Popolazione e alimentazione. Saggio sulla storia demografica europea, Bologna, il Mulino, 1987, soprattutto le pp. 11-37.

²¹ J.-N. Biraben, Essai sur l’évolution du nombre des hommes, in «Population», 34/1 (1979), pp. 13-24: p. 16; il quale, d’altronde, nell’evoluzione demografica dell’umanità attribuisce un’importanza considerevole alle fluttuazioni climatiche, di breve e lungo periodo (ivi, p. 24).

²² Cfr. The Cambridge History of Inner Asia: The Chinggisid Age, a cura di N. Di Cosmo, A.J. Frank, P.B. Golden, Cambridge, Cambridge University Press, 2009. Circa l’impostazione politica, cfr. T.T. Allsen, Mongol Imperialism: The Policies of the Grand Qan Möngke in China, Russia, and the Islamic Lands, 1251-1259, Berkeley, University of California Press, 1987. Sulla dinastia mongola degli Yuan, cfr. J.W. Dardess, Storia politica e istituzionale della Cina dal 150 al 1850, in La Cina, II, L’età imperiale dai Tre Regni ai Qing,a cura di M. Sabattini e M. Scarpari, dir. gen. M. Scarpari, Torino, Einaudi, 2010, pp. 5-115: pp. 76-77.

²³ J.L. Abu-Lughod, The World System in the Thirteenth Century: Dead-End or Precursor?, in Islamic and European Expansion: The Forging of a Global Order, a cura di M. Adas, Philadelphia, Temple University Press, 1993, pp. 75-97: p. 78. È assai interessante notare come questo sistema descritto in tempi recenti dalla Abu-Lughod fosse già chiarissimo a uno studioso straordinario come Carlo Cattaneo che, addirittura negli anni Trenta dell’Ottocento, parlava di «aurea catena» euroasiatica, ossia di «una serie di chiusi anelli che si annodavano tra loro in una rigida catena di intermediazioni successive, dai cinesi, ai malesi, agli arabi, agli italiani, ai fiamminghi». In L. Cafagna, Dualismo e sviluppo nella storia d’Italia, Venezia, Marsilio, 1989, pp. 24-25.

²⁴ J.L. Abu-Lughod, Before European Hegemony: The World System A.D. 1250-1350, New York-Oxford, Oxford University Press, 1989, pp. 13-14.

²⁵ Sulle vie della Seta rimando a P. Frankopan, Le vie della seta. Una nuova storia del mondo, Milano, Mondadori, 2017, soprattutto le pp. 244-279; e F. Cardini, A. Vanoli, La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente, Bologna, il Mulino, 2017, pp. 199-234. Sulle vie dei monsoni, si veda in particolare il classico di M.G.S. Hodgson, The Venture of Islam: Conscience and History in a World Civilization, 3 voll., Chicago, University of Chicago Press, 1974; e S.D. Goitein, M.A. Friedman, India Traders of the Middle Ages: Documents from the Cairo Geniza, Leiden-Boston, Brill, 2008.

²⁶ Canale Cama, Feniello, Mascilli Migliorini, Storia del mondo cit., p. 291.

²⁷ R. Findlay, K.H. O’Rourke, Power and Plenty: Trade, War, and the World Economy in the Second Millennium, Princeton-Oxford, Princeton University Press, 2009, pp. 98-101. Cfr. anche R.M. Eaton, Islamic History as Global History, in Islamic and European Expansion cit., pp. 1-36: pp. 22-33.

²⁸ Findlay, O’Rourke, Power and Plenty cit., p. 100.

²⁹ Canale Cama, Feniello, Mascilli Migliorini, Storia del mondo cit., p. 253.

³⁰ Sull’eruzione del vulcano Samalas, si sono succedute nell’ultimo decennio numerose pubblicazioni; tra esse ricordo F. Lavigne et al., Sources of the great A.D. 1257 mystery eruption unveiled, Samalas volcano, Rinjani complex, Indonesia, in «Proceedings of the National Academy of Sciences», 110 (2013), pp. 16742-16747; B.M.S. Campbell, Global climates, the 1257 mega-eruption of Samalas volcano, Indonesia, and the English food crisis of 1258, in «Transactions of the Royal Historical Society», 27 (2017), pp. 87-121; S. Guillet et al., Climate response to the Samalas volcanic eruption in 1257 revealed by proxy records, in «Nature Geoscience», 10 (2017), pp. 123-128; M. Bauch, Chronology and impact of a global moment in the 13th century: The Samalas eruption revisited, in The Dance of Death in Late Medieval and Renaissance Europe: Environmental Stress, Mortality, and Social Response, a cura di A. Kiss e K. Pribyl, London, Routledge, 2020, pp. 214-232.

³¹ Campbell, The Great Transition cit., p. 198.

³² Su queste anomalie che influenzano la stabilità climatica del Pianeta, cfr. M.H. Glantz, Currents of Change: Impacts of El Niño and La Niña on Climate and Society, Cambridge, Cambridge University Press, 2001. D’altra parte, c’è chi ritiene addirittura che anomalie climatiche così violente su scala planetaria abbiano origine da fenomeni provenienti dall’esterno dell’atmosfera terrestre, come ad esempio bombardamenti meteoritici: M.G.L. Baillie, New Light on the Black Death: The Cosmic Connection, Stroud, Tempus Publishing, 2006.

³³ Campbell, The Great Transition cit., p. 201.

³⁴ Tana Li, The Mongol Yuan Dynasty and the Climate, 1260-1360, in The Crisis of the 14th Century cit., pp. 153-168: pp. 156-157.

³⁵ Cfr. Lee Jung-ho, Climate Change in East Asia and Agricultural Production Activities in Kory and Japan during the twelfth-thirteenth centuries, in «International Journal of Korean History», 12 (2008), pp. 133-156: p. 138.

³⁶ Campbell, The Great Transition cit., p. 206.

³⁷ Lamb, Climate, History cit., p. 174.

³⁸ Campbell, The Great Transition cit., p. 277.

³⁹ Cfr. Giovanni Villani, Nuova Cronica cit., III, XII, I, pp. 1204-1210.

⁴⁰Die Chronik Johanns von Winterthur, a cura di F. Baethgen, Monumenta Germaniae Historica, Scriptores Rerum Germanicarum, Nova Series, 3, Berlin, Weidmann, 1924, pp. 189, 191, 195, 206, 213, 215.

⁴¹ «Et inhabitantes terram Anglie timor ac tremor sic exterruit quod nullus scivit ubi secure potuit laticare, nam ecclesiarum campanilia, molendina ad ventum ac mansiones multe ceciderunt ad terram absque magna corporum lesione». Cit. in P. Brown, «Ventus vehemens et terribilis per totam Angliam»: Responses and Reactions to a Short-term Crisis in the British Isles, in The Crisis of the 14th Century cit., pp. 24-42: p. 37.

⁴² Chen Gaohua, Shi Weimin, General History of Chinese Economy: Yuan Dynasty, 2 voll., Beijing, China Social Science Press, 2007, I, p. 19.

⁴³ Tana Li, The Mongol Yuan Dynasty cit., p. 162.

⁴⁴ Brook, The Troubled Empire cit., p. 61.

⁴⁵ Tana Li, The Mongol Yuan Dynasty cit., pp. 166-167.

⁴⁶ Citati in Wink, Al-Hind cit., p. 16, ripresi da Medieval Kashmir cit., pp. 42-43, 106-107.

⁴⁷ W.H.A. Wood, Rivers and man in the Indus-Ganges alluvial plain, in «The Scottish Geographical Magazine», 40 (1924), pp. 1-16: p. 15.

⁴⁸ Wink, Al-Hind cit., pp. 14-16.

⁴⁹ Si veda, a tal proposito, M. Stuiver, P.D. Quay, Changes in atmospheric Carbon-14 attributed to a variable Sun, in «Science», 207 (1980), pp. 11-19.

⁵⁰ J. Drèze, A. Sen, Hunger and Public Action, Oxford, Clarendon Press, 1989, p. 46. Si veda anche A. Sen, Poverty and Famines: An Essay on Entitlement and Deprivation, Oxford, Clarendon Press, 1981, pp. 162-165. Sul tema, complesso, del rapporto tra Food Availability Decline, ossia la carenza sul versante dell’offerta di risorse, e l’Entitlements Failure, ovvero la presenza di problemi dal lato della distribuzione, si veda ora L. Mocarelli, Non solo Malthus e Sen. Qualche riflessione su origini e cause della scarsità delle risorse, in Quando manca il pane. Origini e cause della scarsità delle risorse alimentari in età moderna e contemporanea, a cura di L. Mocarelli, Bologna, il Mulino, 2013, pp. 7-18.

⁵¹ Ph. Blom, Il primo inverno. La piccola era glaciale e l’inizio della modernità europea (1570-1700), Milano, Feltrinelli, 2018, p. 20.

⁵² Tana Li, The Mongol Yuan Dynasty cit., p. 157: «Neve pesante nell’area di dodici stazioni postali, da Chenghai [l’attuale Kobdo nella Mongolia nord-occidentale] al confine settentrionale, molti cavalli e bestiame sono morti».

⁵³ Ivi, p. 158.

⁵⁴ Ivi, p. 159.

⁵⁵ Brooke, Climate Change cit., p. 47.

⁵⁶ Cit. in Tana Li, The Mongol Yuan Dynasty cit., p. 163.

⁵⁷ L’elenco in Brooke, Climate Change cit., p. 36.

⁵⁸ K.N. Chaudhuri, L’Asia prima dell’Europa. Economie e civiltà dell’Oceano Indiano, Roma, Donzelli, 1994, p. 346.

⁵⁹ Wink, Al-Hind cit., p. 167.

⁶⁰ Cfr. D. Hardiman, Small-Dam Systems of the Sahyadris, in Nature, Culture, Imperialism: Essays on the Environmental History of South Asia, a cura di D. Arnold e R. Guha, Oxford, Oxford University Press, 1995, pp. 185-209: p. 197. Su questa carestia, vedi S. Brahme, Drought in Maharashtra, in «Social Scientist», 1/12 (1973), pp. 47-54.

⁶¹The Book of Duarte Barbosa: An Account of the Countries Bordering on the Indian Ocean and their Inhabitants, Written by Duarte Barbosa and Completed about the Year 1518 A.D., a cura di M. Longworth Dames, London, Hakluyt Society, 2010, II, p. 125.

⁶² R.E. Seavoy, Famine in Peasant Societies, London, Greenwood Press, 1986, p. 242.

⁶³ Biraben, Essai sur l’évolution cit., p. 16.

⁶⁴ Cfr., a tal proposito, il volume di W.C. Jordan, The Great Famine: Northern Europe in the Early Fourteenth Century, Princeton, Princeton University Press, 1996.

⁶⁵ Campbell, The Great Transition cit., p. 191.

⁶⁶ Ivi, pp. 191-196.

⁶⁷ A. Furió, Disettes et famines en temps de croissance. Une révision de la «crise de 1300»: le royaume de Valence dans la première moitié du XIVe siècle, in Les disettes dans la conjoncture de 1300 en Méditerranée occidentale, a cura di M. Bourin, J. Drendel e F. Menant, Roma, École Française de Rome, 2011, pp. 343-416: p. 349.

⁶⁸ G. Alfani, L. Mocarelli, D. Strangio, Italian famines: an overview(ca. 1250-1810), in «Dondena Working Papers», 84 (2015), pp. 1-31: p. 12.

⁶⁹ Cfr. G. Pinto, Dalla tarda antichità alla metà del XVI secolo, in La popolazione italiana dal Medioevo a oggi, a cura di L. Del Panta, M. Livi Bacci, G. Pinto e E. Sonnino, Roma-Bari, Laterza, 1996, pp. 17-71: p. 46.

⁷⁰ Per le due citazioni, cfr. rispettivamente: Pietro da Ripalta, Chronica Placentina nella trascrizione di Iacopo Mori (Ms. Pallastrelli, 6), a cura di M. Fillìa e C. Binello, Piacenza, Tip.Le.Co., 1995, p. 88; Annales Placentini Gibellini auctore Muctio de Modoetia, a cura di G.H. Pertz, Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, 18, Hannover, Impensis Biblipolii Aulici Hahniani, 1863, p. 568, l. 38.

⁷¹ C. de la Roncière, Prix et salaires à Florence au XIVe siècle(1280-1380), Roma, École Française de Rome, 1982, pp. 718-719.

⁷² Cfr. ivi, pp. 126-127.

⁷³ «Superveniente calore solis immoderate et intollerabiliter extuantis per totum mensem eundem ante tempus debitum, sata ipsa [...] sunt totaliter arefacta»: R. Caggese, Roberto d’Angiò e i suoi tempi, Firenze, Bemporad, 1922, I, p. 499.

⁷⁴ Per gli esempi successivi, cfr. A. Feniello, Naples 1343. Aux origines médiévales d’un système criminel, Paris, Seuil, 2019, pp. 48-51.

⁷⁵ Le due citazioni sono riportate in Cronicon Siculum incerti authoris ab anno 340 ad annum 1396 in forma Diary ex inedito Codice Ottoboniano Vaticano, a cura di G. De Blasiis, Napoli, Ex regio typographeo Francisci Giannini & fil., 1887, pp. 8 e 27.

⁷⁶ J. Preiser-Kapeller, E. Mitsiou, The Little Ice Age and Byzantium within the Eastern Mediterranean, ca. 1200-1350: An Essay on Old Debates and New Scenarios, in The Crisis of the 14th Century cit., pp. 190-220: pp. 213-214. Sugli eventi climatici disastrosi in territorio bizantino, cfr. ivi, la tab. 1, pp. 218-219.

¹ Canale Cama, Feniello, Mascilli Migliorini, Storia del mondo cit., p. 296.

² Al link Five things you should know about an age-old pest: the Desert Locust, http://www.fao.org/fao-stories/article/en/c/1273770/. Per la varietà delle locuste, cfr. il link Desert Locust, http://www.fao.org/locusts/en/.

³Weather and Locusts, documento della World Meteorological Organization e della Food and Agriculture Organization of the United Nations (n. 1175), Geneva, World Meteorological Organization, 2016, p. 12.

⁴ D. Camuffo, S. Enzi, Locust Invasions and Climatic Factors from the Middle Ages to 1800, in «Theoretical and Applied Climatology», 43 (1991), pp. 43-73: p. 52.

⁵ Ivi, p. 55.

⁶ A. Kiss, F. Piti, F. Sebk, É. Teiszler, Food Crisis in Fourteenth-Century Hungary: Indicators, Causes and Case Studies, in The Crisis of the 14th Century cit., pp. 100-129: p. 109.

⁷Vita Caroli Quarti. Die Autobiographie Karls IV, a cura di E. Hillenbrand, Stuttgart, Fleischhauer und Spohn, 1979, pp. 142-143.

⁸ F. Cazzola, Il Po, in Le calamità ambientali nel tardo Medioevo cit., pp. 197-230: p. 213.

⁹ R. Licinio, Masserie medievali. Masserie, massari e carestie da Federico II alla Dogana delle pecore, Bari, Adda, 1998, p. 222.

Demoni, venti e draghi

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Un monito scelto dalla famiglia Laterza come esortazione alla tenacia e ad una costante crescita.

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