Leggere gli uomini
Un libro che, quanto il precedente Lessico femminile (e a sua integrazione), s’impone per le sue domande, prima ancora che per le risposte.
Sandra Petrignani è una elegantissima narratrice che, anche quando ha a che fare con le idee, non sa rinunciare a una disposizione romanzesca.
Massimo Onofri, “Avvenire”
Fra esercizi di ammirazione e scatti di rabbia, attraverso memorabili citazioni, Sandra Petrignani ci porta dentro tante pagine indimenticabili, da Dumas a Roth, da Pavese a Proust, da Calvino a Tolstoj, da Gary a Dostoevskij, da Moravia a Mann, da Manganelli a Kundera, da Malerba a Čechov, da Nabokov a Chatwin, da Tabucchi a Kafka e a mille altri. Fino ad alcuni grandi di oggi, Modiano, McEwan, Carrère. Cercando davvero di capirli i maschi, nella scrittura e nella vita, nel coraggio e nella fragilità, nel bisogno di nascondersi e di negarsi, nelle ossessioni di cui sono preda.
Seguendo l’istinto e con ardore, Sandra Petrignani legge gli uomini: legge i loro libri e cerca anche di leggere chi sono. Sono gli scrittori che hanno formato generazioni di donne che, in opposizione o in armonia con loro, hanno esplorato le geografie dell’animo umano, scoperto l’amore, l’amicizia e la loro stessa identità.