Storie della Resistenza tedesca
L’idea che anche in Germania sia esistita una Resistenza al regime hitleriano ci appare strana. Diamo per scontato che il consenso al nazismo sia stato elevatissimo e che, al massimo, ci possano essere stati pochi e isolati atti individuali, come l’attentato a Hitler di von Stauffenberg. Questo libro ci porta a scoprire la complessità dell’opposizione al nazismo all’interno della Germania e come la memoria di questa Resistenza sia oggi centrale nel discorso politico tedesco.
Negli ultimi anni sono stati molti i film e le serie tv che hanno provato a raccontare episodi della Resistenza tedesca al nazismo. Ma è molto complicato raccontare questo movimento da un punto di vista unitario.
A Ovest, per decenni, l’unica resistenza a essere diffusamente nominata e accettata fu quella militare del 20 luglio 1944, giorno del fallito attentato a Hitler legato alla figura di Claus Schenk von Stauffenberg. Solo negli anni ’80 ha inizio il recupero della memoria della Rosa bianca (die Weiße Rose) e delle figure di Hans e Sophie Scholl, con l’intento di dare spazio a una resistenza giovanile ed ‘etica’.
Emblematica èanche la memoria del gruppo della Rote Kapelle, una rete diffusa di intellettuali, studenti e artisti che vennero celebrati, in quanto comunisti, nella sola Germania dell’Est, ma che furono – per lo stesso motivo – sistematicamente emarginati nel discorso pubblico occidentale. Il recupero della memoria resistenziale è stato, dunque, per decenni in balia dell’interesse politico di turno in un vortice di strumentalizzazione e appropriazione indebita, soprattutto nell’utilizzo delle memorie più accettabili e ‘convenienti’.
Questo libro intende raccontare al lettore italiano le storie dei più importanti movimenti della Resistenza tedesca, calandoli nella loro radice epocale.