Prefazione
I. La pro Archia: gli orizzonti dell'eloquenza
1. Un nuovo genere di eloquenza - 2. Il valore della cultura - 3. La sacralità del poeta - 4. Un poeta nazionale - 5. Letteratura e immortalità
II. Eloquenza, retorica, filosofia nel de oratore
1. La parola, l'oblìo e la memoria - 2. Il dialogo letterario: etichetta e «humanitas» - 3. L'andamento del dialogo - 4. La natura dell'eloquenza e il suo ruolo nella società - 5. Antonio su «inventio» e «dispositio» - 6. Umorismo, spiritosità e facezie dell'oratore - 7. Crasso e il trionfo dell'eloquenza - 8. Eloquenza come persuasione e come forma di espressione artistica
III. Tra verità e simulazione: gli arcani dell'oratore
1. Una contraddizione di Cicerone - 2. Paradosso sull'oratore - 3. Eloquenza come menzogna? - 4. Le emozioni dell'oratore - 5. I pericoli della «simulatio» - 6. Dal relativismo dell'avvocato al probabilismo del filosofo
IV. Il Brutus: storia dell'eloquenza e polemiche di stile
1. Notte della repubblica, morte dell'eloquenza - 2. Gli intenti politici del Brutus - 3. Circostanze della composizione - 4. Sceneggiatura e forma dialogica - 5. Le fonti e il metodo - 6. Due generi di eloquenza - 7. La polemica con gli atticisti - 8. Nascita e sviluppo dell'eloquenza romana - 9. Cicerone e i suoi contemporanei
V. Dal discorso pronunciato al discorso scritto. L'eloquenza come prodotto letterario
1. Pubblicazione dei discorsi e formazione di un pubblico di lettori - 2. L'oratore e la scrittura - 3. Oratoria scritta e formazione del consenso politico - 4. Discorsi reali e discorsi fittizi
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