Manuale di rilievo archeologico
Prefazione di Daniele Manacorda
Introduzione
1. Il rilievo: tecniche e metodi generali
1.1. Le tecniche 1.1.1. Le rappresentazioni grafiche Le proiezioni ortogonali La planimetria Le sezioni e i prospetti Lassonometria La prospettiva Le ombre 1.1.2. Le fasi del rilievo La misurazione e lerrore La riduzione in scala e la tolleranza Il riporto su carta La caratterizzazione 1.1.3. Il rilievo indiretto Gli strumenti per il rilievo indiretto Linquadramento cartografico Linquadramento topografico e i sistemi di riferimento locale La triangolazione Lintersezione La poligonale Lirraggiamento La quadrettatura Gli allineamenti ortogonali La livellazione La fotogrammetria terrestre 1.1.4. Il rilievo diretto Gli strumenti per il rilievo diretto Il rilievo per trilaterazione Il rilievo per ascisse e ordinate 1.2. Limpostazione 1.2.1. Linsieme documentario Lassortimento dei grafici Il ruolo dei grafici 1.2.2. Le scelte La qualità e la quantità dei grafici necessari Le caratteristiche e la funzione di ciascun grafico I rapporti di scala Il trattamento definitivo dei grafici 1.2.3. Le valutazioni La complessità delloggetto da rappresentare Lestensione spaziale delloggetto La giacitura dei piani La visibilità e laccessibilità Le collaborazioni necessarie I tempi e i prezzi 1.3. Le elaborazioni informatiche per il rilievo 1.3.1. Le procedure
2. Il rilievo: i diversi contesti
2.1. Il rilievo di un edificio allo stato di rudere 2.1.1. Il progetto: la strategia per iniziare I sopralluoghi Leidotipo La documentazione darchivio 2.1.2. Il lavoro sul campo: prima fase La messa a terra e il rilievo dei punti di riferimento 2.1.3. Il lavoro a tavolino: prima fase Il riporto grafico dei punti di riferimento 2.1.4. Il lavoro sul campo: seconda fase La borsa di lavoro e gli attrezzi Il rilievo della planimetria Il rilievo delle sezioni e dei prospetti Il rilievo dei dettagli e la caratterizzazione La rappresentazione grafica della stratigrafia Il rilievo delle quote Il rilievo dei rivestimenti parietali e pavimentali 2.1.5. Il lavoro a tavolino: seconda fase La composizione delle tavole La scelta delle simbologie Le scritte esplicative e le quote (lettering) I riferimenti di scala e nord e altri riferimenti Il lucido a china 2.2. Il rilievo di un edificio integro 2.2.1. In cosa consiste la differenza 2.3. Il rilievo nel cantiere di scavo 2.3.1. Il progetto: la strategia per iniziare La documentazione darchivio La posizione e il rilievo dellarea di scavo Lallestimento delle basi misurate 2.3.2. Il lavoro sul campo Il gruppo di lavoro La dotazione del cantiere di scavo La gestione della documentazione grafica Le piante di unità stratigrafica Le sezioni generali e di dettaglio Il rilievo dei dettagli e la caratterizzazione La rappresentazione grafica della stratigrafia La planimetria generale Le planimetrie di fine scavo I disegni particolari Il rilievo di sepolture a inumazione 2.3.3. Il lavoro a tavolino La consegna dei grafici a fine campagna I grafici per la relazione preliminare 2.4. Il rilievo nel territorio 2.4.1. La cartografia storica 2.4.2. La cartografia di base Il sistema UTM Come si legge una carta IGM in scala 1:25.000 Le carte catastali Le Carte Tecniche Regionali (CTR) I fotopiani e le ortofotocarte Quando la cartografia non cè 2.4.3. Il rilievo delle evidenze nel territorio La borsa di lavoro Come segnalare la posizione dei siti sulla carta Come rilevare la superficie di un sito Come rilevare i resti emersi di un edificio 2.5. Il rilievo in situazioni di emergenza 2.5.1. Come valutare lemergenza La mancanza di tempo La mancanza di attrezzature Gli impedimenti logistici
3. Lo studio, linterpretazione e la pubblicazione
3.1. Lo studio delle fasi o periodi 3.1.1. Le planimetrie di periodo o fase Quando e perché realizzarle I materiali necessari La simbologia e la redazione 3.1.2. I prospetti e le sezioni periodizzati Quando e perché realizzarli I materiali necessari La simbologia e la redazione 3.1.3. La planimetria plurifase 3.2. Linterpretazione ricostruttiva 3.2.1. I fondamenti teorici della ricostruzione I dati di partenza I criteri generali e le procedure del disegno ricostruttivo Le integrazioni e le ipotesi 3.2.2. Un esempio di ricostruzione Tipo architettonico e relazioni con il contesto urbano Forma della pianta e disposizione dei livelli di edificato Interpretazione e fasi Fase scelta per la ricostruzione Prime osservazioni Ricostruzione della pianta e dei percorsi Ipotesi sugli elevati Ipotesi sulle coperture Elaborazione grafica dellipotesi ricostruttiva 3.2.3. I plastici La progettazione La documentazione grafica necessaria La realizzazione 3.2.4. La ricostruzione divulgativa Quando e perché realizzarla Gli stili della ricostruzione 3.3. Le elaborazioni informatiche per lo studio e la ricostruzione 3.3.1. Il GIS (Geographical Information System) 3.3.2. Le ricostruzioni tridimensionali e i modelli virtuali 3.4. La pubblicazione 3.4.1. La pubblicazione a stampa Gli accordi con leditore e il progetto editoriale Liter di un libro La redazione dei grafici per la stampa 3.4.2. La pubblicazione su supporto informatico Il progetto di un ipertesto multimediale
Schede
1. Come si usano
1.1. Bussola 1.2. Gnomone 1.3. Livello ottico 1.4. Teodolite ottico-meccanico 1.5. Stazione totale 1.6. Accessori 1.7. GPS geodetico e palmare 1.8. Fotocamera semimetrica 1.9. Stereoscopio e fotoaeree
2. Sistemi di rilievo indiretto in pratica
2.1. Monografie e materializzazione dei punti 2.2. Angolo di direzione 2.3. Trasporto di coordinate 2.4. Equazione della stadia e calcolo della coordinata z 2.5. Affinamento delle misure 2.6. Triangolazione 2.7. Intersezione 2.8. Poligonale 2.9. Irraggiamento 2.10. Quadrettatura 2.11. Allineamenti ortogonali 2.12. Livellazione 2.13. Curve di livello 2.14. Fotogrammetria monoscopica
3. Quali caratteristiche devono avere e come si usano
3.1. Carta 3.2. Matite, mine e micromine, gomme, pennarelli e gessetti 3.3. Penne a china 3.4. Compassi 3.5. Righe, squadre, goniometri, coordinatometri, cerchiometri, maschere e curvilinee deformabili 3.6. Fettucce metriche 3.7. Livelle a bicchieri 3.8. Livelle da muratore e da filo 3.9. Fili a piombo 3.10. Scalimetro 3.11. Metro a stecca, flessometri e triplometro 3.12. Chiodi, martelli e cordini 3.13. Nastri adesivi, puntine, tagliabalsa e lamette 3.14. Griglia 3.15. Pantografi 3.16. Profilografi, calibri, schiume e gomme per calchi 3.17. Tavoli da disegno, tavoli luminosi e tavolette
4. Sistemi di rilievo diretto in pratica
4.1. Rilievo per trilaterazione 4.2. Rilievo per ascisse e ordinate 4.3. Profili di decorazione architettonica 4.4. Rilievo a contatto 4.5. «Frottage» 4.6. Sistema del «3-4-5» 4.7. Coltellazione
5. Disegno in pratica
5.1. Assonometria 5.2. Prospettiva 5.3. Teoria delle ombre 5.4. Ricalco 5.5. Disegno da fotografia 5.6. Lucidatura a china 5.7. Colore 5.8. Scritte, scale grafiche e nord 5.9. Trasferibili e retini 5.10. Copie, riduzioni e ingrandimenti
Bibliografia
Referenze iconografiche
Manuale di rilievo archeologico
pref. di D. Manacorda
per la documentazione e lo studio dei manufatti antichi, in una guida chiara, ricca di esempi, che unisce la teoria alla pratica del rilievo archeologico nei diversi contesti.
L'autore
Maura Medri
Maura Medri insegna Metodologie della ricerca archeologica all'Università di Genova. Ha pubblicato numerosi studi di carattere metodologico su vari temi, tutti collegati alla documentazione archeologica di scavi e monumenti. Tra i soggetti di ricerca di cui si è occupata, vi sono la topografia di Roma, con particolare riguardo alle aree dei Fori Imperiali, del Palatino e della Valle del Colosseo; lo studio del territorio e dei suoi insediamenti, in Italia e in ambito provinciale; l'architettura privata e pubblica, in particolar modo le tipologie edilizie di ville, domus e terme; la ceramologia, per quanto riguarda le produzioni italiche di vasellame fine da mensa (Terra sigillata tardo italica decorata, Roma 1992). Ha scavato a Ostia antica, in Toscana, a Roma, ad Aquileia, in Tunisia, nelle Marche, in Liguria e attuaqlmente dirige il progetto per lo studio e la valorizzazione del sito romano Sentinum nelle Marche.
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