Soggetti di desiderio
«Il desiderio è stato considerato filosoficamente pericoloso a causa della sua propensione ad oscurare una visione chiara e a promuovere la miopia filosofica, incoraggiandoci a vedere solo ciò che noi vogliamo e non ciò che è. Il desiderio, in quanto immediato, arbitrario, immotivato e animale, è ciò che dev'essere superato: esso minaccia di indebolire l'attitudine al distacco e all'oggettività che ha condizionato, in modalità alquanto variegate, il pensiero filosofico. Se i filosofi dovessero desiderare il mondo che analizzano, essi temerebbero di perdere di vista il modello, la coerenza, la verità generalizzata e regolare. Il desiderio ha quindi spesso messo in evidenza la disperazione della filosofia, l'impossibilità dell'ordine, la nausea necessaria dell'appetito. Il mio obiettivo è quello di descrivere l'ultimo stadio della disputa tra la filosofia e la vita dell'impulsività, lo sforzo filosofico di addomesticare il desiderio, la lotta per venire a patti con il desiderio come principio della dissonanza psichica.»