Storia della punteggiatura in Europa
Il lettore desideroso di interrogarsi sui segni di interpunzione oggi in vigore si chiederà a quando risale la loro adozione nelle lingue europee, se ci sono state differenze significative nei valori assegnati a uno stesso segno in lingue diverse, quali sono stati i principali momenti dell'evoluzione dei singoli sistemi. A tali curiosità risponde questa vasta e rigorosa panoramica storica che indaga il percorso della punteggiatura dall'antichità classica, in cui affondano le radici della civiltà letteraria europea, fino a oggi e comprende, oltre all'italiano, le lingue di altri paesi a noi più o meno vicini per la posizione geografica o per le origini; in ogni caso accomunati dall'appartenenza all'Europa. La rassegna, a firma di prestigiosi specialisti, è preceduta da un saggio introduttivo sullo statuto linguistico della punteggiatura e prosegue con la trattazione dei fenomeni grafici e interpuntivi nell'antichità greca e latina. Si passa quindi alle lingue appartenenti alla famiglia romanza: italiano, francese, lingue iberiche, rumeno. In questo gruppo particolare risalto viene dato alle vicende italiane, delineate dal primo affermarsi dei volgari fino alle tendenze attuali nella prosa giornalistica, letteraria ed epistolare (comprese le sue tipologie più recenti, dalle e-mail agli SMS). Si analizzano poi gli sviluppi e gli usi interpuntivi delle lingue germaniche (tedesco, inglese, nederlandese, danese, svedese, norvegese e islandese), delle lingue slave, del greco medievale e del neogreco, dell'albanese e del ceppo ugro finnico. Il repertorio analitico dei segni paragrafematici che conclude il volume è un valido supporto al lettore per orientarsi nella materia.