Scambiarsi la veste
Gustavo Zagrebelsky afferra il bandolo di quella complicata matassa che è il ritorno politico della religione, in cui si intrecciano la crisi dello Stato democratico, l'emergere di una diffusa indifferenza verso la religione, ma al tempo stesso anche la ricerca di un supplemento d'anima per una politica sempre più spezzettata, irrazionale, instabile.
Carlo Galli, “la Repubblica"
All'apparenza, un'analisi, dotta e pacata, sui rapporti tra Stato e Chiesa, soprattutto negli ultimi due secoli. In realtà, un grido d'allarme, preoccupato e appassionato, sui rischi per la civile convivenza tra laici e cattolici. Un appello alla ragione pubblica, che non confini la religione nel campo delle convinzioni da esprimere solo in privato. Ma neghi a qualsiasi concezione particolare la pretesa di possedere una verità assoluta.
Luigi La Spina, “Tuttolibri"
Dal IV secolo a oggi, potere civile e potere religioso non hanno fatto altro che combattersi per indossare l'uno i panni dell'altro, quando non si sono messi d'accordo, alleandosi, per entrare entrambi in una stessa, unica, veste.