Vent'anni contro
«È tutto finito; non c’è più niente da fare»: le parole di Antonino Caponnetto dopo l’assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta rappresentano la disperazione di un’intera nazione. Vent’anni dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, la mafia però non ha vinto. Nonostante che molti misteri siano ancora irrisolti e molti retroscena siano oscuri. Nonostante gli attacchi ripetuti alla magistratura, le polemiche violente, i rapporti ambigui tra politica e criminalità, i silenzi della società civile, la disillusione. In queste pagine troviamo le inchieste e i processi più clamorosi, gli imputati eccellenti e le pedine, le storie dei pentiti, il racconto di come il nostro paese sia stato invaso di capitali che hanno radici mafiose. Una mafia che in questi anni ha cambiato pelle, ha ucciso sempre meno e riciclato sempre di più. Che si è mossa senza rumore.
Rassegna stampa
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Vent'anni contro
Caselli: «Quel Natale a Palermo rinchiuso in un furgone»
di Ettore Boffano
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Vent'anni contro
La dua lotta alla mafia raccontata a due voci da Caselli ed Ingroia
di Pier Vittorio Buffa
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Vent'anni contro
Dalla Trattativa ai No Tav, il bilancio di Caselli e Ingroia
di Giovanni Bianconi