Edizione: 2013, IV rist. 2014
Pagine: 272
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788858107324
ISBN digitale: 9788858110713
Argomenti: Attualità politica ed economica, Attualità culturale e di costume

Vent'anni contro

Dall'eredità di Falcone e Borsellino alla trattativa
Gian Carlo Caselli - Antonio Ingroia

a cura di M. De Luca

«È tutto finito; non c’è più niente da fare»: le parole di Antonino Caponnetto dopo l’assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta rappresentano la disperazione di un’intera nazione. Vent’anni dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, la mafia però non ha vinto. Nonostante che molti misteri siano ancora irrisolti e molti retroscena siano oscuri. Nonostante gli attacchi ripetuti alla magistratura, le polemiche violente, i rapporti ambigui tra politica e criminalità, i silenzi della società civile, la disillusione. In queste pagine troviamo le inchieste e i processi più clamorosi, gli imputati eccellenti e le pedine, le storie dei pentiti, il racconto di come il nostro paese sia stato invaso di capitali che hanno radici mafiose. Una mafia che in questi anni ha cambiato pelle, ha ucciso sempre meno e riciclato sempre di più. Che si è mossa senza rumore.

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Indice Estratto
Edizione: 2014
Pagine: 272
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858107324

Gli autori

Gian Carlo Caselli

Gian Carlo Caselli è stato giudice istruttore a Torino, ha guidato la Procura della Repubblica di Palermo (subito dopo le stragi del 1992), è stato poi procuratore generale e procuratore della Repubblica di Torino. Attualmente è presidente dell’Osservatorio di Coldiretti sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Per Laterza ha pubblicato: A un cittadino che non crede nella giustizia (con L. Pepino); Vent’anni contro. Dall’eredità di Falcone e Borsellino alla trattativa (con A. Ingroia); La verità sul processo Andreotti (con G. Lo Forte); Lo Stato illegale. Mafia e politica da Portella della Ginestra a oggi (con G. Lo Forte).

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Antonio Ingroia

Antonio Ingroia, per oltre vent’anni magistrato a Palermo, allievo di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, dal 1993 ha lavorato al fianco di Gian Carlo Caselli, conducendo numerosi processi su Cosa Nostra e sui rapporti della criminalità con la politica e l’economia. Da pubblico ministero antimafia, si è occupato di vicende giudiziarie come il sequestro De Mauro, l’omicidio Rostagno, il caso Contrada, i processi Dell’Utri e Mori, fino alla scoperta e alle polemiche sui legami tra mafia e Stato dopo le stragi. Tra le sue più recenti pubblicazioni: C’era una volta l’intercettazione. La giustizia e le bufale della politica (Nuovi Equilibri 2009); Nel labirinto degli dèi. Storie di mafia e di antimafia (Il Saggiatore 2010); Palermo. Gli splendori e le miserie, l’eroismo e la viltà (Melampo 2012); Io so (con Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Chiarelettere 2012).

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