A un cittadino che non crede nella giustizia
Gian Carlo Caselli e Livio Pepino scrivono una lettera che più aperta non si può.
Renato Rizzo, "La Stampa"
In un pamphlet di denuncia appassionato, pacato e ben argomentato, Caselli e Pepino affrontano e smascherano i principali luoghi comuni della critica qualunquistica alla nostra giustizia, senza negare le insufficienze e il malfunzionamento complessivo del sistema.
Luigi La Spina, "Tuttolibri"
«La giustizia è un malato curabile, a condizione che lo si voglia davvero curare.» Due magistrati guardano alla crisi della giustizia senza critiche pregiudiziali ma anche senza assoluzioni preventive per la loro 'corporazione'. La loro è un'accusa, un'autocritica, un'autoanalisi senza sconti.