Senza sapere
L’Italia sembra non rendersene conto: tutte le statistiche ci ricordano il basso livello di competenze degli studenti e della popolazione adulta, lo scarso numero di laureati e diplomati che il nostro invecchiato e gracile sistema produttivo non è capace di assorbire, la debole partecipazione dei nostri concittadini alla vita culturale.
Un paese povero di risorse materiali e in ritardo dovrebbe investire in formazione più degli altri paesi. Invece continua a non avere una politica della conoscenza, fondamentale per la costruzione del nostro futuro: gli investimenti in istruzione e ricerca ci costerebbero meno di quanto ci costa l’ignoranza. Questo è il paradosso di un’Italia senza sapere.
Rassegna stampa
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Senza sapere
Pochi fondi alla cultura. Un destino di povertà
di Paolo Di Stefano