Contro il colonialismo digitale
Un libro fondamentale per capire che il libro di carta non è affatto morto, ma piuttosto che la lettura ci è stata rubata. Giuseppe Culicchia, “La Stampa”
Roberto Casati non è affatto contro le tecnologie digitali. Piuttosto, è per una resistenza della scuola alle nuove tecnologie distraenti: una scuola che faccia valere l’immenso vantaggio, anche grazie alle sue inerzie, di essere uno spazio protetto in cui lo zapping è vietato per definizione. E che riesca così a incubare il vero cambiamento, cioè lo sviluppo morale e intellettuale delle persone. Paolo Di Stefano, “Corriere della Sera”
Più che un attacco al libro elettronico il saggio di Casati è una accorata difesa della scuola e della lettura dei libri, dei tempi lenti, di uno spazio protetto dalla continua distrazione che ci consegna l’incessante innovazione tecnologica. Al contrario del tablet, il libro di carta è insostituibile dal punto di vista cognitivo, perché protegge la nostra risorsa mentale più preziosa: l’attenzione. Robert Castrucci, “il manifesto”
Una riflessione sull’uso delle nuove tecnologie di provocatoria intelligenza. Matteo Di Gesù, “Il Sole 24 Ore”
Rassegna stampa
-
Contro il colonialismo digitale
LA centralità ineludibile della lettura
di Giovanni Solimine
-
Contro il colonialismo digitale
"Contro il colonialismo digitale non c'è conoscenza senza libri"