La Vera Croce
Elena, madre di Costantino, è decisa a rinvenire il patibolo sul quale il Salvatore è stato immolato. Si reca in pellegrinaggio a Gerusalemme e comincia gli scavi sul luogo del supplizio. Le croci vengono ritrovate e con un ingegnoso stratagemma si riesce a individuare quale delle tre è quella di Gesù: il culto adesso può cominciare.
Chiara Mercuri ricostruisce l’appassionante storia della croce, dispiegando con la sua prosa il fascino narrativo della storia. Corrado Augias, “la Repubblica”
Con un agile volume Chiara Mercuri racconta le vicissitudini della croce e spiega perché essa sia divenuta non solo un oggetto di culto ma il simbolo dell’identità di un intero popolo. Protagonista della storia non è quindi la sola croce, ma gli uomini e le donne che la trovarono e la resero essenziale alla comunità cui appartenevano. Melania Mazzucco, “la Repubblica”
Le leggende relative alle reliquie, a quelle della Passione soprattutto, hanno risvolti storico-politici importanti: a Roma, come scrive Chiara Mercuri, sono essenziali al papato per costruire l’immagine di una città-santuario e rivendicarne il ruolo di centro della cristianità, in sostituzione della stessa Gerusalemme. Marina Montesano, “il manifesto”
È la più suggestiva rappresentazione della passione di Cristo, l’emblema stesso del cristianesimo e insieme un simbolo di potere. Tutti vorrebbero vantarne il possesso. Dalla Terra Santa a Costantinopoli, da Aquisgrana a Roma, la storia della Vera Croce, tra pietà religiosa e interesse sacrilego, tra esaltazione fanatica e scellerate persecuzioni.
Rassegna stampa
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