Lo scudo di Cristo
Gli eserciti dell'impero d'Oriente elaborano un principio che rappresenta una rottura con il passato. Se infattile legioni della prima Roma tendevano a imporre il loro modo di combattere, le armate d'Oriente, inferiori di numero, dovettero di volta in volta adattarsi al nemico, analizzando i punti di forza e di debolezza di ogni 'barbaro' per contrastarli o sfruttarli a proprio vantaggio. Un saggio eccellente, destinato non solo agli specialisti ma, grazie al linguaggio di esemplare chiarezza, anche al vasto pubblico.
Giovanni Brizzi,
"la Lettura-Corriere della Sera"
L'impero romano d'Oriente visse suo malgrado per oltre mille anni in uno stato di guerra continua. La sua capitale Costantinopoli, la splendida 'regina delle città', non smise mai di attirare conquistatori avidi di preda dai quattro angoli del mondo. Questo è il racconto di quei turbinosi secoli di storia dalla disfatta di Adrianopoli del 378 fino alle vittorie che nel IX secolo restituirono alla Nuova Roma uno spazio di dominio nei Balcani e in tutto il Mediterraneo orientale.
Rassegna stampa
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Lo scudo di Cristo
L'arte di adattarsi ai "barbari" fu l'arma segreta dei bizantini
di G. Brizzi