L'eros gastronomico
«A tavola si vive un processo di civiltà che è cultura ed è stato così a partire dal Simposio di Platone e dall’Ultima cena in poi. Fin dalle società primitive la manipolazione degli alimenti non risponde solo al bisogno nutrizionale, ma si colloca in un cosmo intellettuale e fantastico ove si incontrano uomini e dèi, sacro e profano, morti e viventi, caricando il cibo di valori che trascendono la sua natura materiale.»
«Se chiedo il bollito non voglio il piatto che richiama concetti di carni bollite, ma un carrello dei bolliti». Tullio Gregory, filosofo, ma anche grande gourmet, tuona così contro la cucina creativa in nome della grande tradizione gastronomica italiana, di cui resta poca traccia nella cultura d’oggi. Si deve, al contrario, ritrovare il senso di una civiltà della cucina, perchéa tavola – come diceva lui – c’è «davvero quella verità intera, piacevole, morbida e profumata che possiamo non solo contemplare ma anche gustare».Attraverso racconti su alcuni alimenti e consigli di lettura, decaloghi del perfetto gastronomo e indicazioni di cottura, questo libro traccia il percorso della ‘civiltà del gusto’ e del piacere della tavola. Solo in questo modo sarà possibile riconquistare il patrimonio di tradizioni enogastronomiche che è parte integrante della nostra storia e recuperare la gioia del convito, momento fondamentale del vivere civile.
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Rassegna stampa
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l\\\'eros gastronomico
Il cibo tra viaggio, estetica e potere politico
di A. Calabrò
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l\'eros gastronomico
Cucina politica. Il linguaggio del cibo fra pratiche sociali e ideologiche