Classi pericolose
Brutta cosa, la fame. Non solo in tempi di carestia. Lo racconta in questo libro Enzo Ciconte, portando esempi impressionanti di miseria e ribellione.
Gian Antonio Stella, “Corriere della Sera”
Le disuguaglianze economiche sono antiche quanto l’umanità e i poveri, purtroppo, sono sempre esistiti. Quello che è cambiato storicamente è il modo in cui gli ultimi sono stati considerati e trattati. Questo libro tesse le fila di una secolare vicenda che parte dagli albori dell’età moderna, quando per la prima volta il povero perde la concezione sacrale che aveva avuto nel Medioevo e diventa agli occhi dei gruppi dominanti colpevole del proprio stato.
Ci sono persone considerate pericolose per la loro condizione sociale, perché sono povere. Non hanno fatto nulla di male, non hanno commesso reati, eppure sono sospette e per questo pericolose. Quando e perché abbiamo iniziato ad avere paura degli ultimi? E che cosa è cambiato nei secoli?